Dettagli MaxIQ
- Pagina 1 : Adaptec MaxIQ, un SSD per raddoppiare le prestazioni
- Pagina 2 : Dettagli MaxIQ
- Pagina 3 : Adaptec Storage Manager e MaxIQ
- Pagina 4 : Configurazione di prova
- Pagina 5 : Risultati Benchmark: prestazioni Database e File Server
- Pagina 6 : Risultati Benchmark: prestazioni Web Server e Workstation
- Pagina 7 : MaxIQ contro SSD
- Pagina 8 : Conclusioni
Dettagli MaxIQ
L’immagine è presa dalla presentazione del MaxIQ, e i numeri sono vecchi di qualche mese, ma dimostra ancora com’è diviso il mercato dell’archiviazione.
Nell’angolo superiore sinistro potete vedere gli hard disk SATA, che sono molto economici e offrono capacità molto elevate. Gli hard disk SAS e le versioni short-stroked (capacità limitate e operatività delle testine ottimizzata per massimizzare le prestazioni di I/O) offrono meno capacità e maggiori prestazioni.
Gli SSD dominano incontrastati, se si guarda alle prestazioni (a destra, in basso). Offrono prestazioni di I/O centinaia di volte maggiori, ma a un costo spesso esorbitante. Un singolo SSD professionale può ancora facilmente raggiungere i 1000 dollari. MaxIQ va a colpire proprio in questo punto, combinando le prestazioni elevate di I/O (lettura) di un SSD entry-level con il costo e la capacità degli hard disk.
La soluzione hardware MaxIQ è semplice. Avete un SSD X25-E Intel da 2,5" e lo connettete a una porta disponibile sul vostro controller Adaptec Series 5, Series 5Z o Series 2 dopo aver installato l’aggiornamento firmware MaxIQ necessario. L’SSD lavora correttamente, malgrado l’interfaccia SATA 3 Gb/s, siccome il protocollo SAS supporta il tunnelling SATA attraverso SAS.
Adaptec vede una differenza tra i cosiddetti "hot data" (tutti i file che richiedono accesso frequente) e i "cold data" sul sistema di hard disk in RAID. Gli algoritmi di caching iniziano a collocare i dati sull’SSD X25-E da 32 GB e li rendono disponibili per un accesso in lettura accelerato. Tutti i dati freddi, così come le operazioni in scrittura, sono immediatamente instradate agli hard disk.
La tecnologia, oggi, può accelerare solo le operazioni in lettura, ma ci sono poche applicazioni che beneficiano molto delle letture in I/O incrementate. Grandi esempi sono i server web e i database. Questi ricevono solitamente scritture poco frequenti, ma un numero molto alto di letture in base all’accesso degli utenti. Adaptec dice che la cache in scrittura, tuttavia, è nella scaletta delle "cose da fare". Ricordatevi che MaxIQ si applica alle operazioni di I/O; un SSD non dovrebbe essere in grado di accelerare le letture o scritture sequenziali.
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