Ageia parla dei suoi progetti per il PhysX
Che fine ha fatto Ageia Technologies? È da un po' che non se ne parla e in passato si è spesso parlato dell'utilità di schede per gestire la fisica nei videogiochi. Qui alcuni articoli:
Stiamo ancora aspettando un numero di titoli adeguato per poter fornire il giudizio definitivo sull'utilità della scheda e l'uscita di una versione PCI Express della stessa non è senz'altro un passo che ci possa far ricredere. Nel frattempo l'azienda continua a collaborare con i team di sviluppo e a pianificare il proprio futuro.
Il chief executive di Ageia Technologies, Manju Hedge, ha dichiarato in un'intervista che l'azienda ha intenzione di offrire una PPU – physics processing unit – per applicazioni mobile, dirottando il chip su applicazioni non prettamente mobile o permettendo a terze parti di integrare la PPU sui loro dispositivi, siano essi schede video o schede madri.
"La PPU può essere utilizzata per accelerare altri calcoli in applicazioni scientifiche, ingegneristiche e finanziarie. Stiamo lavorando con i nostri partner su ognuno di questi aspetti", ha dichiarato Hedge.
L'obiettivo è quello di inseguire le orme di Nvidia e AMD rispettivamente impegnate nei progetti "CUDA" e "Stream Computing".
Ma proprio Nvidia, AMD (o meglio ATi, che ne è la divisione grafica) e Intel potrebbero integrare la PPU sui loro prodotti: le trattative sono già iniziate. In questo modo AGEIA potrebbe diventare l'unico player del mercato fisico, licenziando il chip a potenziali avversari come Nvidia, AMD e Intel.
L'azienda ha comunque già annunciato che sono in sviluppo versioni più avanzate del chip PhysX, che debutteranno "al momento giusto".