Apple, 30 anni: Buon Compleanno!
Apple compie 30 anni, ecco un piccolo tributo con immagini dell’epoca sull’avvio dell’azienda che ha rivoluzionato la nostra vita.
In questo momento, tre decadi fa, un impiegato della Hewlett-Packard e un ragazzo conosciuto un giorno a un meeting dell’Homebrew Computer Club di Palo Alto, stavano lavorando su una scheda PC con 4K di RAM, connessioni per l’interfaccia e una CPU Motorola 6502 integrata. In quello stesso momento Steve Wozniak era in possesso di un prototipo chiamato "monitor program" – un primordiale sistema operativo per microcomputer – che gli permetteva di scrivere nel suo codificatore BASIC, non in linguaggio assembler ma in raw 6502. Diversamente dagli altri computer di quei giorni, Wozniak riuscì a vedere i risultati su uno schermo. L’Apple I, non cambiò la storia. Tuttavia una serie di circostanze e coincidenze portarono Woz e il socio Steve Jobs a rivisitare ed estendere il loro dispositivo facendolo diventare il dispositivo più rivoluzionario mai concepito nella storia umana.
I computer attuali sfruttano ancora quanto fatto da Steven Wozniak con l’Apple II, presentando schede madri e schede d’espansione. Questo computer non ha portato una rivoluzione che sarebbe comunque avvenuta, ma possiamo dire che l’Apple II è stato il protagonista e ha massimizzato la rivoluzione computeristica.
L’Apple II ha tracciato la via e segnato tutto cià che è venuto dopo – i PC IBM, l'”era della compatibilità,” la licenza del sistema operativo come prodotto separato, la standardizzazione dei bus d’espansione.
Ricordiamo che nonostante un breve periodo nel 1974, quando sono stati presentati er la vendita popolare l’Altair 8800 e l’IMSAI, le maggiori pietre miliari dell’industria dei computer sono state introdotte e proposte da Apple.
Era un mondo differente, come vediamo da questa pubblicità. I protagonisti del settore computer erano molto differenti – i grandi nomi erano tutti incerti se entrare nell’industria dei computer, ma al tempo stesso avevano paura di essere gli ultimi. Così ecco l’arrivo di IBM, Xerox, DEC e RCA. Apple era vista come un’attore provvisorio, in attesa fosse risucchiata da qualche colosso. E Microsoft…era un piccolo produttore di schede di espansione e di codificatori BASIC.
Il primo microcomputer che molti americani anno toccato negli anni 70 è stato l’Apple II. Per molti era il primo computer programmabile con il quale fossero mai venuti a contatto. Guardandosi indietro, l’Altair 8800 era tecnicamente il primo e genuino personal microcomputer, mentre l’IMSAI arrivò successivamente.
Quando l’Apple II è entrato nelle nostre vite si è subito percepito il cambiamento. Il suo look, anche da spento, è stata la fonte del suo successo. Non era più una scatola chiusa con alcuni LED, era reale, tangibile, quantificabile. Fino a metà degli anni 70 nessun produttore di computer aveva un brand riconoscibile, ad eccezione di Commodore, ma Apple sì e con l’Apple II si avvicinò maggiormente alla gente.
Il problema maggiore per aiutare l’avvio dell’era dei microcomputer era far capire alla gente che cosa erano e cosa gli permettevano di fare.
Apple ci sembra che ci sia riuscita in pieno, continua a strabiliarci tuttora e pensiamo che continuerà a farlo.
Buon Compleanno Apple!