ATi – “Nvidia, affermazioni da spacconi”
Le news servono a riportarvi gli avvenimenti del giorno e ad aggiornarvi sulle novità del mondo informatico, ma a volte anche per farsi due risate in compagnia.
Sappiamo tutti che il marketing aziendale è spesso fatto di stoccate decise verso il concorrente e l’occasione dell’acquisizione AMD/ATi ha dato alla casa canadese lo spunto per mettere in chiaro quattro concetti chiave, dal suo punto di vista:
Cliccare sull’immagine per ingrandire
Ecco la traduzione della slide:
Sulla licenza ATi di Intel: non sono vere le voci di corridoio per le quali ATi ha perso la licenza chipset di Intel. Continueremo a vendere chipset Intel sotto licenza. (ATi ha ufficialmente confermato questa affermazione)
Sull’impegno di AMD verso le GPU: con l’acquisizione da parte di AMD, ATi rinforza la sua posizione come miglior fornitore di GPU. AMD è assolutamente impegnata nel mantenere ed estendere questa leadership. L’acquisizione permetterà di accedere alle tecnologie e alla risorse AMD, innalzando le prestazioni e riducendo i costi, aumentando la competitività di ATi. Inoltre la straordinaria efficienza AMD, l’accesso alle loro idee, alle esperienze e alla loro rete, daranno nuova linfa ad ATi.
Sulle piattaforme Intel: AMD ha acquisito ATi, diventando quindi il numero uno al mondo nella fornitura di processori grafici. AMD è assolutamente impegnata nel supportare la grafica sulle piattaforme Intel. Hector Ruiz, CEO di AMD, lo ha chiaramente detto nella conference call dedicata all’annuncio dell’acquisizione. Il CEO ha affermato che AMD vuole accrescere la scelta sul mercato, e questo include la grafica ATi sulle piattaforme Intel.
Sul regalo a Nvidia: Nvidia ha visto la scritta sul muro, e non gli piace quello che dice. Il mercato PC è un posto difficile per rimanere senza nessun amico. ATi ora ha tutte le risorse di AMD dietro di sè, e produrrà GPU più complete in tempi più brevi raggiungendo il canale con una velocità senza precedenti. Le parole di Nvidia sono da spacconi, progettate per confondere il mercato mentre l’azienda prova a cercare una via per competere ora che si ritrova da sola.