Razer Copperhead

Razer è l’amico dei videogiocatori mancini, senza però escludere i destrorsi. In passato siamo rimasti positivamente impressionati dal Diamondback da 1600 dpi ed ora siamo impazienti di provare questa versione da 2000 dpi.

Un sensore di razza

La tecnologia utilizzata è molto simile a quella che contraddistingue la serie G di Logitech. Il sensore è prodotto da Agilent e si tratta del modello ADNS-6010. Il sensore è un CMOS laser da 30×30 che può catturare fino a 7000 immagini al secondo. Razer ha abbinato a questo sensore le proprie lenti, ottenendo un risultato eccezionale. Questo mouse è estremamente preciso e, rispetto ai prodotto Logitech, è meno influenzato dal colore della superficie. Inoltre, Razer non utilizza la modalità standby, garantendo l’immediata risposta in ogni circostanza.

D’altra parte, abbiamo notato un’imprecisione del laser quando il mouse viene sollevato e riappoggiato sulla superficie.

Dati come il data path a 16 bit e l’accelerazione di 40-g, assieme alla risoluzione di 2000 dpi, rendono questo mouse troppo veloce, ma può essere regolato. Per un utilizzo preciso in Windows XP, suggeriamo di abbassare la velocità fino a metà. Con questa configurazione, le prestazioni sono alla pari con la serie G di Logitech. Rispetto a quest’ultima, Razer ha alzato la frequenza USB fino a 1000 Hz, almeno in teoria.

In pratica, tra la modalità a 500 e 1000 Hz non abbiamo notato differenza. Razer avvisa che la modalità a 1000 Hz può impattare negativamente sulle prestazioni del PC, ma non abbiamo riscontrato alcun problema. Qualunque sia il caso, possiamo assicurare che la fluidità dei movimenti, anche ad una risoluzione molto alta, è impressionante. Le differenze prestazionali tra il Copperhead e il Logitech G5 sono praticamente inesistenti. La precisione, la reattività e la fluidità sono da sogno. Dopo aver provato questo mouse sarà difficile tornare indietro.