ChromeBook uccide il Caps Lock, vietato urlare
Sono passate poche ore dall’annuncio ufficiale del ChromeBook (Chrome OS elimina l’hardware, la forza è il Web)
e le prime unità sono già state distribuite. L’occasione è ghiotta per
dare un’occhiata da vicino al netbook di Google e capire com’è fatto,
quali sono le sua prestazioni e quali le caratteristiche interessanti.
Come abbiamo precisato più volte, la produzione di massa inzierà solo
fra qualche mese, quindi le 75 mila unità (Chromebook, tutto pronto per i netbook OS Chrome) del modello pilota Cr-48 al momento sono utili a utenti comuni, impiegati d’azienda e di aziende
governative solo per la valutazione del prodotto e per far capire, a
chi fosse interessato, se vale la pena aspettare per comprarlo. 60 mila unità sono già state consegnate a Google.
Google ChromeBook
Da una prima valutazione condotta dai laboratori americani a cui è stato consegnato il Cr-48, le prestazioni della navigazione web sembrano molto buone.
Anzi, stando a quanto riportato dai primi tester, il ChromeBook
sembrerebbe il netbook più veloce al momento in circolazione,
nonostante la configurazione standard basata su processore Atom (N550).
La
velocità non riguarderebbe solo la navigazione generica, ma anche l’uso
dei giochi in Flash con i quali sono state fatte le prime prove. Altro punto a favore del ChromeBook sarebbe l’autonomia, che sembrerebbe raggiungere senza problemi le 8 ore consecutive. Questo dato non deve stupire, considerato che è privo di disco fisso e ha solo un SSD che serve per avviarne tutte le funzioni.
Google ChromeBook – clicca per ingrandire
Nella prima valutazione sono emerse anche delle perplessità . La tastiera è il componente che ha destato più dubbi,
per via della strana configurazione dei tasti. Come segnalato in alcune
indiscrezioni dei giorni scorsi, infatti, manca il tasto Caps Lock e al
suo posto c’è il pulsante Search per facilitare l’uso delle ricerche
web.
C’è da dire che chi è abituato a usare Internet usa la funzione di
ricerca tramite browser, con il mouse, quindi il nuovo pulsante di
Google sembrerebbe in prima battuta superfluo. Per chi dovesse proprio
ritenere insopportabile questa novità c’è però un rimedio: tramite le
opzioni d’impostazione si può ripristinare la funzione Caps Lock e
digitare le lettere maiuscole senza ogni volta incappare
incidentalmente nella pagina di ricerca di Google.
La seconda perplessità esposta dai tester statunitensi riguarda il pannello LCD, che sembra mostrare in tutto e per tutto una politica volta al risparmio.
Secondo quanto riferiscono i tester, infatti, la visualizzazione
sarebbe di bassa qualità . Reputiamo inopportuno un paragone con i
pannelli dell’iMac e del MacBook Air di Apple, che sono prodotti di
fascia differente, mentre reputiamo più affidabile il confronto con i
display degli altri netbook in commercio, rispetto ai quali il pannello
del ChromeBook sarebbe equivalente. Più parti lamentano poi una scarsa
qualità delle plastiche usate per il rivestimento dell’intera base e
del coperchio, che sembrerebbero particolarmente flessibili e delicate.
Considerate le dimensioni di questo netbook, inoltre, il peso di 1,72 chilogrammi è eccessivo,
soprattutto se confrontato con quello dei concorrenti attualmente in
commercio, che è quasi sempre compreso fra 1 e 1,4 chilogrammi.
Google ChromeBook – clicca per ingrandire
È solo un particolare, invece, quello della porta VGA sul lato
sinistro della base, che i tester ritengono scomoda ma che in realtà ha
la medesima collocazione nella stragrande maggioranza dei notebook e
nella quasi totalità dei netbook, considerato che il pannello
posteriore è quasi sempre occupato interamente dalla batteria. Per
completare la descrizione della connettività , inoltre, segnaliamo che
sul lato destro ci sono la porta USB, il vano per le schede SD e la
presa jack per le cuffie.
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