Cloud Computing Microsoft, il software cambia forma
- Pagina 1 : Cloud Computing Microsoft, il software cambia forma
- Pagina 2 : Exchange Online
- Pagina 3 : SharePoint Online
- Pagina 4 : Office Live Meeting
- Pagina 5 : Office Communications Online
- Pagina 6 : Per chi usa poco il computer, deskless worker
- Pagina 7 : Costi
- Pagina 8 : Perché costa così poco?
- Pagina 9 : A chi serve?
Introduzione
Nel 1999, quando Salesforce.com fece la sua comparsa, si parlò della "fine del software". Era un’affermazione eccessiva ma ben rappresentante delle voci che, periodicamente, ricompaiono e parlano dell’imminente fine del software client, vale a dire quello installato sul computer dell’utente. Il futuro del calcolo, già allora, si collocava nei server e nelle applicazioni che possono ospitare, alle quali accedere tramite un browser.
Sono passati dieci anni, e la maggior parte di noi è concorde sul fatto che il software installato scoppia di salute. I consumatori acquistano gran parte dei programmi che usano, o scelgono alternative gratuite. Le aziende continuano a fare ottimi affare con le licenze, e quasi ogni lavoro, calcolo o progetto, è eseguito in locale.
Le eccezioni alla regola, tuttavia, sono diventate sempre di più. Gmail, per esempio, dal 2005 fa da testa di ponte per diffondere consapevolezza sulla posta elettronica online, la Webmail, ma anche per far conoscere altri servizi, come Google Apps, Google Reader o Google Calendar. Hotmail, però, esiste addirittura dal 1996, anche se Microsoft ha dato vita a Windows Live solo nel 2005. Da allora il termine "live", in un modo o nell’altro, è sempre più presente nei prodotti Microsoft. Ad oggi alcuni elementi di Microsoft sono ancora installati sul computer dell’utente, ma molti altri sono online, nella "nuvola", o cloud, il termine che indica l’uso di applicazioni online installate su server lontani dalle nostre postazioni, come abbiamo raccontato in questo articolo. Microsoft Office Live, per esempio, raccoglie un buon numero di strumenti online per archiviazione, condivisione, progettazione di siti web e hosting, e solo l’ultima voce è a pagamento. Tutti gli strumenti proposti sono pensati per integrarsi con la versione installata di Office, ma possono anche essere usati come soluzioni indipendenti.
Recentemente, poi, Microsoft ha intensificato la presenza di Office Online, con l’avvicinarsi della nuova versione che uscirà nei prossimi mesi, poco dopo Windows 7.
Microsoft BPOS – Clicca per ingrandire.
Se volete andare ancora oltre, potete dare un occhiata a Microsoft Live Mesh, una piattaforma per la sincronia di molti dispositivi, in grado d’integrare Windows, Windows Mobile e Mac OS X. Include anche archiviazione online ed elementi di desktop remoto. Tutto, quindi, indica che lentamente, ma inesorabilmente, stiamo passando da un ecosistema basato sul singolo computer a uno nel quale ogni macchina può fare da "client leggero"; non solo i computer, ma anche MID, PDA e smartphone. I server saranno più versatili e inseriti in una struttura complessa, che offrirà potenza di calcolo e sicurezza dei dati. Considerando questa realtà, quindi, non sorprendono gli investimenti di Intel in un processore "vecchio stile" come l’Atom, che ha una potenza quasi nulla rispetto all’architettura Core, ma adatta a soluzioni per client con poca potenza di calcolo, per i quali sono più importanti i consumi ridotti.
Il software installato, chiaramente, è ancora vivo e vegeto, ma è impossibile non notarne l’evoluzione, e di certo aziende e professionisti sfrutteranno i benefici di questa evoluzione non ne appena ne varrà la pena. Se pensavate che "cloud computing" fosse un termine di marketing, usato tanto per riempire pagine e animare conferenze, potreste scoprire che non è del tutto vero.
Microsoft ha imparato molto dal 2005, e oggi porta le sue conoscenze in BPOS, Business Productivity Online Suite, che fa parte dei servizi online proposti dall’azienda. BPOS è, essenzialmente, uno strumento pensato per le aziende, che offre una piattaforma online per lo scambio di messaggi e la collaborazione in generale, ma che rende anche obsoleto il vecchio concetto di software acquistato in una scatola con relativa licenza. Ad oggi non c’è nulla sul mercato che somigli a BPOS e, in una situazione economica difficile come quella attuale, ha la potenzialità di far risparmiare molto denaro alle aziende e di diventare un nuovo punto di riferimento per la produttività moderna.
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