Hitachi CML175SXW

Hitachi ama nomi lunghi e difficili da ricordare. L’ultima incarnazione di questa tendenza è il CML175SXW, successore del CML174SXW.

Si tratta del primo pannello v2 di AU Optronics, seguito dell’offerta v1 già testata in passato. Sul sito di AU non abbiamo trovato le differenze tecniche tra la prima e la seconda versione, fortunatamente un adesivo sullo schermo ci indicava che si trattava di un v2. Dal punto di vista dell’ergonomia il prodotto parte bene, presentandosi con input analogico + DVI, trasformatore interno e telaio ridotto. Purtroppo il case è di plastica e mancano sia la possibilità di regolare l’altezza che un hub USB. In definitiva si tratta di un monitor nella media, che non eccelle nè per ergonomia nè per design.

Con le impostazioni base il monitor mostrava una dominante blu ed era molto luminoso. Sullo spettrogramma, la luminosità misurava 270cd/m², decisamente più alta della media per essere un’impostazione di default. Vi ricordiamo che gli schermi LCD hanno solitamente una luminosità attorno ai 200cd/m², il doppio rispetto ai CRT (da 80 a 110 cd/m²). Impostando zero nell’OSD (On Screen Display) la luminosità è risultata di 142cd/m² ma i colori non erano un granchè. Meglio quindi mantenere l’impostazione di fabbrica che perlomeno garantisce il 92 % dei colori. Circa l’82% di questi, i più chiari, hanno fatto segnare un DeltaE Come avevamo già notato nel CML174SXW, collegando il CML175SXW al PC tramite DVI, molte opzioni, tra cui contrasto e temperatura del colore, non sono più accessibili. Veramente un peccato.

Per quanto riguarda le applicazioni multimediali, nonostante lo schermo vanti un pannello v2, si comporta come la versione 1, ossia onorabilmente con i giochi (meglio che un 16ms LG-Philips, ma non bene quanto un 20ms Hydis) con tremolii visibili durante la riproduzione DVD.

Ergonomia	**
Colori	****
Interpolazione	****
Giochi	***
Film	**