CPU, Intel corre grazie ai notebook
La divisione in due entità e i segnali incoraggianti dell'ultima trimestrale sono, al momento, le uniche buone notizie in casa AMD.
Secondo i nuovi dati Mercury Research, infatti, AMD è passata dal 18,8% al 17,7% del mercato dei microprocessori. Un anno fa l'azienda aveva in mano il 23% del mercato, che nel quarto trimestre del 2006 era già sceso al 25,3%. Non sono bastati, quindi, i continui tagli di prezzo, che hanno portato i migliori processori AMD a prezzi abbordabili.
"Il declino della quota di AMD è ricollegabile alla debole gamma di processori per notebook. Il mercato si è spostato decisamente sul mobile, e Intel ha potuto beneficiare della sua quota e della migliore offerta. In pratica, AMD ha perso quote di mercato perché Intel è cresciuta di più", ha affermato Dean McCarron, principale di analista di Mercury Research.
Nei fatti, nell'ultimo trimestre, per la prima volta si sono vendute più CPU mobile che desktop, e questo mercato, nel complesso, è cresciuto del 13,3%, in barba alla crisi finanziaria.
Intel ha ora una quota dell'81.2 percento, contro l'80% del secondo trimestre e il 76.2% di un anno fa.
VIA Technologies ha registrato una quota dell'1,1 percento nel terzo trimestre, in discesa rispetto all'1,3% del secondo trimestre ma in crescita dal Q3 2007 dello 0,3%.
AMD si può consolare con il mercato delle schede video e dei chipset. dove riporta un miglior andamento rispetto a quello dei concorrenti, Nvidia su tutti.