Una falla nel Mac App Store non controlla se le copie installate dagli utenti sono legali, e consente l'upgrade anche a chi usa software piratati o di prova. Il problema è emerso dopo il keynote di Apple di questa settimana, quando l'azienda ha promesso l'aggiornamento gratuito a OS X 10.9 Mavericks, oltre all'aggiornamento gratuito alle versioni più recenti di iWorks e iLife a tutti coloro che hanno acquistato un Mac dopo il primo ottobre.

9to5Mac ha però scoperto che un bug consente l'upgrade anche a chi sta usando una copia di prova gratuita per 30 giorni di iWork. Ancora più grave, secondo The Verge anche chi ha scaricato versioni illegali riceve l'aggiornamento, aggiudicandosi quindi una copia legittima a tutti gli effetti.

Falla nel Mac App Store

Stando alle fonti il problema riguarda le suite iLife e iWork, che comprendono Pages, Numbers, Keynote, iMovie, iPhoto e GarageBand, ma anche Aperture, che è stato recentemente aggiornato alla versione 3.5. Chi ha in uso una versione di prova, o una copia illegale, può insomma avere accesso a tutte le nuove funzionalità, tra cui la condivisione iCloud foto e l'integrazione SmugMug.

9to5Mac ipotizza che le versioni di prova delle vecchie applicazioni iWork sono identiche alle copie retail, ma richiedono un numero di serie per attivarle. Dal momento che usano lo stesso identificatore che siano attivate o meno, l'App Store non ha modo di verificare se l'attivazione sia effettivamente stata fatta.

iWork

In questo modo è possibile aggiornare una copia di prova, ma virtualmente anche una piratata perché il negozio virtuale non contrassegna il numero di registrazioni per ciascuna copia, ma si limita a verificare se il software esiste.

Apple come d'abitudini non ha pubblicato dichiarazioni ufficiali a riguardo, ma non offre più versioni di prova della vecchia suite iWork.