Giocare a 4K si può, ma dovete spendere molto

Quando abbiamo iniziato a leggere articoli sul gaming in Ultra HD, non vedevamo l'ora di buttarci anche noi nelle prove, anche se avevamo un monitor da 700 euro con una sola entrata HDMI e un limite di 30 Hz. Poi è arrivato, l'Asus PQ321Q da 60 Hz a un prezzo di 3500 euro. Come con qualsiasi nuova tecnologia, abbiamo dovuto superare alcuni problemi – anzi ci stiamo facendo ancora la guerra.

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I driver di Nvidia hanno fatto chiaramente molta strada, in particolare per quanto riguarda DisplayID e la modalità Surround abilitata automaticamente per una configurazione più agevole. Anche Asus sta facendo i necessari aggiustamenti al proprio firmware, ma c'è ancora molta strada da fare.

In questo articolo abbiamo lasciato fuori AMD, che sta ancora lavorando sui driver. Abbiamo parlato con un produttore di PC preassemblati statunitense – Falcon Northwest – il quale ci ha detto che concorda con noi sul fatto che due GTX 780 siano il "punto d'ingresso" per il gaming a 3840×2160. Al momento però lui non consiglia di giocare in Ultra HD, per via dei problemi che ancora permangono.

In futuro vedremo schermi 4K a 60 Hz single-scalar, anche se probabilmente i pannelli tiled continueranno a esistere per diverso tempo. Aziende che realizzano monitor e schede video devono di conseguenza lavorare per far sì che la tecnologia funzioni alla perfezione. Non potete semplicemente avere un monitor che dice di supportare 20 risoluzioni, ma poi non le gestisce correttamente.

4K

I monitor 4K sono disponibili da poco. Bisogna dare tempo all'industria. La cosa intelligente da fare oggi è stare alla finestra, ma se avete un amico con più soldi che pazienza, andate a giocare a casa sua. L'esperienza a 3840×2160 distrugge quella a 1920×1080, anche se siete abituati a giocare su tre schermi.