Intel ha presentato i nuovi SSD Pro 2500 Series per l'archiviazione in ambito enterprise. Queste unità sono basate su controller SandForce SF-2281 e sono dotate di memoria NAND Flash a 20 nanometri, fornita da SK Hynix piuttosto che da IM Flash Technologies, la joint venture della casa di Santa Clara con Micron.

Intel dimostra quindi di non farsi scrupoli nel cambiare fonte di approvvigionamento della memoria, per motivi legati alla domanda o semplicemente ai prezzi. Intel offre quattro unità da 2,5 pollici con interfaccia SATA 6 Gbps: 120 GB (95 dollari), 180 GB (130 dollari), 240 GB (160 dollari) e 480 GB (305 dollari).

Dal punto di vista prestazionale l'azienda dichiara che gli SSD Pro 2500 sono in grado di offrire prestazioni in lettura sequenziale sostenuta di 540 MB/s, mentre il dato in scrittura scende a 490 MB/s. Le prestazioni casuali 4 KB raggiungono 48.000 IOPS in lettura e 80.000 IOPS in scrittura. Intel specifica anche un tempo medio tra i guasti (MTBF) di 1,2 milioni di ore e offre una garanzia di 5 anni.

L'azienda ha però realizzato anche delle soluzioni in formato M.2 (60 mm e 80 mm) – da 180, 240 e 360 GB – rivolte anche al mondo dei portatili professionali, non solo per il formato ma anche per l'aggiunta di alcuni stati a basso consumo (DevSleep) che ben si abbineranno alle future piattaforme basate su processori Broadwell.

Trattandosi di SSD destinati a una determinata platea di pubblico, queste soluzioni si affidano alla codifica AES 256 bit per la protezione dei dati, inoltre offrono policy di controllo in linea con lo standard OPAL 2.0 del Trusted Computing Group e Microsoft eDrive. La codifica può essere amministrata anche da remoto tramite Intel vPro.