System/370
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System/370
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Anche se la serie System/360 ebbe molto successo, e sotto alcuni aspetti era rivoluzionaria e innovativa, non integrava tecnologie estremamente innovative, lasciando ad altre aziende l’opportunità di emergere. A suo credito, possiamo però ricordare che anche dopo sei anni dalla presentazione, le vendite erano ancora buone, e costituì la base per le generazioni successive, come la System/370.
La famiglia System/370, presentata nel 1970, consisteva in due macchine, chiamate 155 (funzionante a 8.70 MHz) e 165 (funzionante a 12.5 MHz). Entrambi i sistemi erano compatibili con i programmi sviluppati per la serie System/360, come con le periferiche. Le prestazioni dei nuovi computer erano superiori, con il System/370 165 che offriva cinque volte le prestazioni del System/360 65, la macchina più veloce di quella linea, presentata nel 1965.
La System/370 includeva nuove tecnologie. IBM si spostò definitivamente sui circuiti integrati, un cambiamento atteso da tempo. Molti modelli della linea usavano memoria a transistor, anziché la core memory. La linea System/370 supportava infine la traduzione dinamica degli indirizzi di memoria (su tutti i modelli, tranne i due iniziali), una tecnologia molto importante per il time sharing e la memoria virtuale. C’era anche una memoria cache molto veloce (80 ns per il modello 165), che IBM chiamava buffer. Questa era usata dal processore per mitigare i ritardi (2 microsecondi) derivanti dall’accesso alla memoria principale. Un’altra importante considerazione era che la linea System/370 era costruita fin dall’inizio con in mente la tecnologia dual-processor e multiprogramming.
L’annuncio della linea System/370 forse non era così spettacolare, ma risolveva qualche imperfezione della linea precedente, migliorandone considerevolmente le prestazioni, espandendone il set di istruzioni e mantenendo un alto livello di compatibilità. Fu un passo molto importante e permise a IBM di mantenere il dominio nel mondo dei mainframe.
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