Microsoft Surface, non solo Intel: nuovi modelli con chip di AMD e Qualcomm?

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Microsoft potrebbe usare processori di AMD e soluzioni basate su architettura ARM – Qualcomm – nei prossimi dispositivi Surface. L’indiscrezione non è esattamente nuova, qualcosa era già circolato nei mesi scorsi, ma la voce di corridoio torna prepotente in queste ore, sempre grazie all’insider di casa Microsoft Brad Sams.
Inizialmente la famiglia di prodotti Surface, limitata principalmente ai tablet, si basava sia su processori di Intel che ARM. Alla lunga, vuoi per il pasticcio della prima versione di Windows on ARM, vuoi per la potenza non del tutto soddisfacente, Microsoft è passata totalmente alle CPU Intel, ampliando la gamma Surface con prodotti come il Book o il Laptop, per rimanere in ambito mobile.
Secondo Brad Sams però questo stato di cose potrebbe cambiare a partire da questo autunno. È in quel periodo che Microsoft dovrebbe infatti tenere un evento dedicato alla linea Surface, dove l’azienda annuncerà nuovi prodotti. “I cambiamenti più grandi potrebbero però interessare quanto c’è sotto la scocca più che l’aspetto”.
L’insider afferma che malgrado un rapporto decennale, il legame tra Intel e Microsoft sarebbe “instabile”, probabilmente a causa dei problemi vissuti dagli ultimi Surface, che avrebbero macchiato la reputazione del marchio. La sempre maggiore competitività delle soluzioni AMD e ARM avrebbe quindi portato la casa di Redmond a diversificare la propria offerta di chip, almeno a scopi di test.
“Attualmente l’azienda ha dei prototipi che usano componenti AMD e ARM. Sul fronte dei portatili Microsoft sta sperimentando con un Soc AMD Picasso (Ryzen 3000 mobile, core a 12 nanometri e GPU integrata) per una variante del Surface Laptop. Sul fronte Pro, Microsoft attualmente ha prototipi con un chip Snapdragon all’interno”.
“Il Pro con un chip ARM è un dispositivo sviluppato nel campus di Redmond. I dispositivi precedenti, come il Surface Go, sono talvolta esternalizzati agli ODM (Original Device Manufactures)”, spiega Sams, aggiungendo un dettaglio interessante: Microsoft starebbe lavorando a stretto contatto con Qualcomm su un SoC custom, nome in codice Excalibur.
“A differenza dei precedenti tentativi con ARM, mi è stato detto che Microsoft ha lavorato da vicino con Qualcomm per realizzare questo chip, basato sulle proprie specifiche, per realizzarne una soluzione che funzioni meglio con Windows 10. Il nuovo SoC potrebbe essere usato come dispositivo di riferimento per altri OEM che stanno pensando di usare l’8cx o simili per i futuri prodotti”.
La presunta apertura di Microsoft a soluzioni hardware non Intel non significa che non ci saranno Surface con chip della casa di Santa Clara: la potenza del brand non può essere ignorata e così vedremo nuove versioni di Book, Pro e altri dispositivi con i chip di Intel. “Il Pro 7 manterrà un design simile al Pro 6 ma includerà finalmente una USB C, non mi aspetto Thunderbolt 3”, aggiunge Sams.
Secondo l’indiscrezione, Microsoft avrebbe comunque lavorato a un Surface Pro con un nuovo design, nome in codice Carmel, ma a quanto pare il debutto sarebbe stato rimandato al prossimo anno. Ricordiamo infine che nei giorni scorsi sono trapelate voci su un nuovo prodotto chiamato Centaurus, dotato di due schermi connessi con una cerniera.
Secondo Brad Sams ci saranno configurazioni non solo basate su chip Intel – Lakefield – ma anche ARM. “Anche se Microsoft dovrebbe mostrare il dispositivo, non mi aspetto che arrivi sul mercato quest’anno o nel prossimo futuro”.
“Una cosa è chiara”, conclude l’insider, “Microsoft deve dimostrare la leadership nel segmento ARM con il suo hardware proprietario e con l’8cx che diventerà commercialmente disponibile questo autunno. Se Microsoft non commercializzerà un dispositivo con il chip o un suo derivato, perché qualcun altro dovrebbe prendere seriamente questo nuovo tentativo di spingere Windows on ARM?”.