Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni
- Pagina 1 : Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni
- Pagina 2 : Correzione del beamforming
- Pagina 3 : Conclusioni della prima parte
- Pagina 4 : Tutti pazzi per la mobilità
- Pagina 5 : Vittime di un rimbalzo ingannevole
- Pagina 6 : Polarizzazione
- Pagina 7 : Localizzazione implicita ed esplicita
- Pagina 8 : Giocare a “dov’è Wally?” con il Wi-Fi
- Pagina 9 : Perché non usare un milione di antenne?
- Pagina 10 : SRC contro MRC: puoi sentirmi adesso?
- Pagina 11 : Antenne e radio
- Pagina 12 : Non posso usarli entrambi?
- Pagina 13 : Spatial Multiplexing
- Pagina 14 : I produttori non ci danno retta
- Pagina 15 : Domande senza risposta
- Pagina 16 : Abuso di omnidirezionalità
- Pagina 17 : Beamforming, un’introduzione
- Pagina 18 : Omnidirezionale, non onnipotente
- Pagina 19 : Tanti canali, ma niente da vedere
- Pagina 20 : Non ti sento! Controlla il SINR!
- Pagina 21 : Puoi parlare più forte? Non ti sento!
- Pagina 22 : Gestire la velocità dei dati PHY
- Pagina 23 : Cose cattive che accadono a pacchetti buoni
- Pagina 24 : In etere e in guerra tutto è lecito
- Pagina 25 : La differenza tra traffico Wi-Fi e interferenze
- Pagina 26 : Fonti d’interferenza
- Pagina 27 : Congestione contro competizione
Per favore spegnete i dispositivi Wi-Fi
"Per favore spegnete tutti i vostri dispositivi Wi-Fi". Lo ha chiesto Steve Jobs durante la presentazione dell'iPhone 4, nel giugno del 2010. "Se volete vedere le demo, spegnete i laptop e i router portatili e lasciateli sul pavimento".
C'erano circa 5.000 persone ad assistere, e tra il pubblico erano attive almeno 500 fonti Wi-Fi. O erano PC usati come router 3G, oppure dei veri e propri router 3G, alimentati a batteria, come il famoso MiFi. Più gli innumerevoli client, naturalmente.
Una situazione che non stentiamo a definire "Apocalisse senza fili", e nemmeno una squadra speciali d'ingegneri di Google, Apple e Microsoft messi insieme potrebbe risolvere la situazione.
Un esempio che, per fortuna, non si ripete nella nostra vita quotidiana. Esiste almeno una tecnologia che può migliorare sensibilmente la funzionalità di una rete Wi-Fi: si chiama beamforming, ed è il nostro punto di partenza per questa analisi.
Abbiamo deciso di esplorare questo argomento qualche mese fa, quando abbiamo collegato un netbook a un access point 802.11n tramite una chiave USB a doppia frequenza (2,4 e 5 GHz), ottenendo prestazioni orribili. Non riuscivamo nemmeno a vedere decentemente dei video di YouTube, ma sul primo momento pensammo che il problema fossero le prestazioni del netbook. Poi, per caso, abbiamo sostituito il bridge wireless con una chiavetta Ruckus, scoprendo un immediato miglioramento delle prestazioni; sembrava di essere collegati con un cavo.
![]() | Netgear DGND3700-100PES Modem Router | |
![]() | TP-LINK Archer D5 Modem Router |
Che cosa stava succedendo? Non eravamo certo in una sala conferenza affollata di persone e di dispositivi Wi-Fi, e stavamo usando prodotti Cisco/Linksys tra i migliori sul mercato. Il passaggio a un prodotto Ruckus non era sufficiente a spiegare che cosa era accaduto. C'era evidentemente molto su cui indagare, persino aspetti apparentemente ininfluenti, come quelli che aveva notato il caporedattore nella nostra redazione statunitense, Chris Angelini – che aveva scoperto come sulle prestazioni pesi sia la distanza dall'access point sia la forma stessa di quest'ultimo.
- Pagina 1 : Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni
- Pagina 2 : Correzione del beamforming
- Pagina 3 : Conclusioni della prima parte
- Pagina 4 : Tutti pazzi per la mobilità
- Pagina 5 : Vittime di un rimbalzo ingannevole
- Pagina 6 : Polarizzazione
- Pagina 7 : Localizzazione implicita ed esplicita
- Pagina 8 : Giocare a “dov’è Wally?” con il Wi-Fi
- Pagina 9 : Perché non usare un milione di antenne?
- Pagina 10 : SRC contro MRC: puoi sentirmi adesso?
- Pagina 11 : Antenne e radio
- Pagina 12 : Non posso usarli entrambi?
- Pagina 13 : Spatial Multiplexing
- Pagina 14 : I produttori non ci danno retta
- Pagina 15 : Domande senza risposta
- Pagina 16 : Abuso di omnidirezionalità
- Pagina 17 : Beamforming, un’introduzione
- Pagina 18 : Omnidirezionale, non onnipotente
- Pagina 19 : Tanti canali, ma niente da vedere
- Pagina 20 : Non ti sento! Controlla il SINR!
- Pagina 21 : Puoi parlare più forte? Non ti sento!
- Pagina 22 : Gestire la velocità dei dati PHY
- Pagina 23 : Cose cattive che accadono a pacchetti buoni
- Pagina 24 : In etere e in guerra tutto è lecito
- Pagina 25 : La differenza tra traffico Wi-Fi e interferenze
- Pagina 26 : Fonti d’interferenza
- Pagina 27 : Congestione contro competizione
Indice
- 1 . Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni
- 2 . Correzione del beamforming
- 3 . Conclusioni della prima parte
- 4 . Tutti pazzi per la mobilità
- 5 . Vittime di un rimbalzo ingannevole
- 6 . Polarizzazione
- 7 . Localizzazione implicita ed esplicita
- 8 . Giocare a “dov’è Wally?” con il Wi-Fi
- 9 . Perché non usare un milione di antenne?
- 10 . SRC contro MRC: puoi sentirmi adesso?
- 11 . Antenne e radio
- 12 . Non posso usarli entrambi?
- 13 . Spatial Multiplexing
- 14 . I produttori non ci danno retta
- 15 . Domande senza risposta
- 16 . Abuso di omnidirezionalità
- 17 . Beamforming, un’introduzione
- 18 . Omnidirezionale, non onnipotente
- 19 . Tanti canali, ma niente da vedere
- 20 . Non ti sento! Controlla il SINR!
- 21 . Puoi parlare più forte? Non ti sento!
- 22 . Gestire la velocità dei dati PHY
- 23 . Cose cattive che accadono a pacchetti buoni
- 24 . In etere e in guerra tutto è lecito
- 25 . La differenza tra traffico Wi-Fi e interferenze
- 26 . Fonti d’interferenza
- 27 . Congestione contro competizione