Gestire la velocità dei dati PHY
- Pagina 1 : Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni
- Pagina 2 : Correzione del beamforming
- Pagina 3 : Conclusioni della prima parte
- Pagina 4 : Tutti pazzi per la mobilità
- Pagina 5 : Vittime di un rimbalzo ingannevole
- Pagina 6 : Polarizzazione
- Pagina 7 : Localizzazione implicita ed esplicita
- Pagina 8 : Giocare a “dov’è Wally?” con il Wi-Fi
- Pagina 9 : Perché non usare un milione di antenne?
- Pagina 10 : SRC contro MRC: puoi sentirmi adesso?
- Pagina 11 : Antenne e radio
- Pagina 12 : Non posso usarli entrambi?
- Pagina 13 : Spatial Multiplexing
- Pagina 14 : I produttori non ci danno retta
- Pagina 15 : Domande senza risposta
- Pagina 16 : Abuso di omnidirezionalità
- Pagina 17 : Beamforming, un’introduzione
- Pagina 18 : Omnidirezionale, non onnipotente
- Pagina 19 : Tanti canali, ma niente da vedere
- Pagina 20 : Non ti sento! Controlla il SINR!
- Pagina 21 : Puoi parlare più forte? Non ti sento!
- Pagina 22 : Gestire la velocità dei dati PHY
- Pagina 23 : Cose cattive che accadono a pacchetti buoni
- Pagina 24 : In etere e in guerra tutto è lecito
- Pagina 25 : La differenza tra traffico Wi-Fi e interferenze
- Pagina 26 : Fonti d’interferenza
- Pagina 27 : Congestione contro competizione
Gestire la velocità dei dati PHY
Il valore PHY è come un limite di velocità, che rappresenta quella teorica a cui si possono muovere i dati. Se siete su una rete a 54 Mb/s non state davvero trasferendo dati a quella velocità. È solo il "livello" di velocità a cui interagiscono client e AP; resta da vedere come si muovono i pacchetti dopo che si è stabilità la redazione tra i due dispositivi nel mondo reale.
Quando le interferenze disturbano il trasferimento e i pacchetti si devono rispedire l'access point potrebbe passare a un valore PHY più basso. Un po' come quando parliamo nella nostra lingua madre a persone che l'hanno solo studiata: rallentiamo per farci capire meglio.
Una soluzione che purtroppo funziona al meglio solo nel mondo cablato, come potete vedere dall'immagine. Se passiamo da 150 a 25 Mbps infatti quello che otteniamo è un pacchetto più lento, e che quindi ha più possibilità di essere colpito dalle interferenze. In altre parole questa tecnica non è solo poco utile nella comunicazione senza fili, è anche potenzialmente deleteria; e per di più rende più difficile il channel bonding (usare due canali insieme), perché aumenta il rischio di avere due velocità diverse.
La cosa incredibile, e triste, è che la riduzione del valore PHY per gestire le interferenze è ancora molto comune. La usa quasi ogni produttore, nonostante sia chiaramente controproducente per le prestazioni. Come se non sapessero nemmeno da dove cominciare per risolvere il problema delle interferenze.
- Pagina 1 : Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni
- Pagina 2 : Correzione del beamforming
- Pagina 3 : Conclusioni della prima parte
- Pagina 4 : Tutti pazzi per la mobilità
- Pagina 5 : Vittime di un rimbalzo ingannevole
- Pagina 6 : Polarizzazione
- Pagina 7 : Localizzazione implicita ed esplicita
- Pagina 8 : Giocare a “dov’è Wally?” con il Wi-Fi
- Pagina 9 : Perché non usare un milione di antenne?
- Pagina 10 : SRC contro MRC: puoi sentirmi adesso?
- Pagina 11 : Antenne e radio
- Pagina 12 : Non posso usarli entrambi?
- Pagina 13 : Spatial Multiplexing
- Pagina 14 : I produttori non ci danno retta
- Pagina 15 : Domande senza risposta
- Pagina 16 : Abuso di omnidirezionalità
- Pagina 17 : Beamforming, un’introduzione
- Pagina 18 : Omnidirezionale, non onnipotente
- Pagina 19 : Tanti canali, ma niente da vedere
- Pagina 20 : Non ti sento! Controlla il SINR!
- Pagina 21 : Puoi parlare più forte? Non ti sento!
- Pagina 22 : Gestire la velocità dei dati PHY
- Pagina 23 : Cose cattive che accadono a pacchetti buoni
- Pagina 24 : In etere e in guerra tutto è lecito
- Pagina 25 : La differenza tra traffico Wi-Fi e interferenze
- Pagina 26 : Fonti d’interferenza
- Pagina 27 : Congestione contro competizione
Indice
- 1 . Migliorare la rete Wi-Fi, comprendere i problemi e trovare le soluzioni
- 2 . Correzione del beamforming
- 3 . Conclusioni della prima parte
- 4 . Tutti pazzi per la mobilità
- 5 . Vittime di un rimbalzo ingannevole
- 6 . Polarizzazione
- 7 . Localizzazione implicita ed esplicita
- 8 . Giocare a “dov’è Wally?” con il Wi-Fi
- 9 . Perché non usare un milione di antenne?
- 10 . SRC contro MRC: puoi sentirmi adesso?
- 11 . Antenne e radio
- 12 . Non posso usarli entrambi?
- 13 . Spatial Multiplexing
- 14 . I produttori non ci danno retta
- 15 . Domande senza risposta
- 16 . Abuso di omnidirezionalità
- 17 . Beamforming, un’introduzione
- 18 . Omnidirezionale, non onnipotente
- 19 . Tanti canali, ma niente da vedere
- 20 . Non ti sento! Controlla il SINR!
- 21 . Puoi parlare più forte? Non ti sento!
- 22 . Gestire la velocità dei dati PHY
- 23 . Cose cattive che accadono a pacchetti buoni
- 24 . In etere e in guerra tutto è lecito
- 25 . La differenza tra traffico Wi-Fi e interferenze
- 26 . Fonti d’interferenza
- 27 . Congestione contro competizione