Introduzione

Malgrado le prestazioni impressionanti del Core i7 980X (Core i7 980X Extreme Edition, sei core a 1000 euro) e l’efficienza sorprendentemente alta (Analisi efficienza: Core i7-980 X Vs. Core i7-975), Intel ci ha deluso per le impostazioni moderate del Turbo Boost, una funzione che aumenta la frequenza, se possibile, e fa crescere le prestazioni del processore. Fortunatamente i sei core di Gulftown si overcloccano molto bene.

Date la premesse, però, ci domandiamo se sia meglio forzare il raggiungimento di queste maggiori prestazioni in virtù dell’efficienza del processore. C’è una frequenza, all’interno od oltre i limiti del Turbo Boost, alla quale il Core i7 980X raggiunge l’efficienza massima? Proviamo a fare qualche prova, per scoprirlo.

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Il nuovo Core i7 980X fornisce grandi prestazioni con le applicazioni che sfruttano i suoi core (o i 12 thread con Hyper-Threading attivo). Questa soluzione, tuttavia, non è la più veloce dell’azienda se osserviamo la sola frequenza. Il Turbo Boost permette al core Gulftown da 3,3 GHz di raggiungere i 3,6 GHz su un singolo core, ma un Core i5 66x da 190 euro fornisce frequenze simili (e come risultato prestazioni single-thread teoricamente comparabili). Il Core i5 670 raggiunge una frequenza persino maggiore, 3,73 GHz, e tecnicamente può superare il processore da 1000 euro di Intel nei carichi di lavoro che sfruttano un singolo thread.

Certo, il chip Extreme Edition ha 12 MB di cache L3 che possono essere allocati per una singola operazione. Il Core i5 ha 4MB, quindi la differenza c’è. Malgrado tutto, in molte applicazioni single-threaded, è la frequenza quella che determina le prestazioni.

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