Preparare la UFD

Tra gli strumenti PE, scegliamo l’applicazione per gestire le partizioni dei dischi, e poi seguite le azioni mostrate nelle immagini. Assicuratevi di selezionare l’unità UFD, prima di confermare. È una procedura più facile di quanto sembri:

Una volta inserita la UFD, questa diventa "invisibile" per Windows Explorer. Digitate "diskpart" nella linea di comando, e poi "list disk", per permettere al programma di visualizzare i dischi presenti. Il disco 4, come potete vedere, ha solo 244 MB disponibili, ed è ovviamente quello che c’interessa. Se avete dei dubbi, rimuovete tutte le altre eventuali chiavi connesse, così ce ne sarà una sola di piccole dimensioni, che potrete riconoscere facilmente.

Il prossimo passo è "ripulire il disco", e creare una partizione primaria, per poi renderla attiva. Copiate il comando che vedete nell’immagine.

Formattate il disco con FileSystem Fat32, assegnate una lettera e uscite dall’applicazione. Attenzione, anche se usate un’unità di piccole dimensioni quest’operazione può richiedere molto tempo.

Per creare un’immagine WinPE avviabile sull’unità UFD, ora dovete copiare la cartella ISO in C:winps_x86 nella chiave appena formattata. Il comando xcopy che segue fa proprio questo.

Gli screen shot si riferiscono alla prima e all’ultima fase del comando xcopy. Notate che il file boot.wim è nella cartella sorces, un dettaglio importante per il prossimo passaggio. Per il momento vogliamo sottolineare che questa è l’immagine di Windows creata con il comando copype.cmd all’inizio di questa guida. Contiene, quindi, l’ambiente WinPE 2.0, ma non le opzioni per il recupero del sistema.