Processori Intel a 4 nanometri nel 2022
Entro tredici anni potremmo avere processori realizzati con processo produttivo a 4 nanometri. Intel, il primo produttore di CPU al mondo, ha illustrato la sua "visione" in un evento in Giappone. Dai 22 nanometri del 2012 – un traguardo che sembra già oggi fantascienza – ogni due anni avremo un sostanziale passo in avanti verso una maggiore miniaturizzazione.
La scaletta dettata dal colosso statunitense, però, sembra non mettere in conto possibili problemi negli anni a venire: da problematiche di carattere tecnico (investimenti ingenti, materiali da recuperare, difficoltà di produzione) a qualsiasi altro intoppo, dovuto a decisioni di mercato. Una nuova crisi economica, come quella attuale, potrebbe rallentare la naturale corsa al progresso tecnologico.
Intel, tuttavia, fa molto bene a pensare al futuro in positivo e a lavorare, già oggi, perché i tempi pronosticati siano rispettati. L'azienda, per raggiungere i propri obiettivi, ha annunciato l'acquisizione di RapidMind, sviluppatore di software per il calcolo parallelo. Si tratta di un'ottima mossa, perché la neo-acquisita potrà aiutare Intel ad ampliare la base di sviluppatori che realizzano programmi in grado di sfruttare il sempre più elevato numero dei core nei processori.
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