QiLinux 1.2
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QiLinux 1.2
QiLinux è la prima distribuzione completamente italiana.
Nasce nel 2003 ad opera della QiNet, una ditta di Torino, e
nonostante la giovanissima età, presenta alcune
caratteristiche degne di una distribuzione matura e collaudata. Già
durante l’installazione è possibile apprezzare un buon tool di
partizionamento (che gestisce, seppure sperimentalmente, il
partizionamento automatico) e la possibilità di installare il
sistema, oltre che dal disco di installazione, direttamente dalla
rete. Il Kernel utilizzato è la versione 2.6.11 (aggiornabile
online alla 2.6.13), ed è possibile scegliere se utilizzare un
Kernel preemptible oppure no. Scegliendo la versione
preemptible si ha un sistema più reattivo e, quindi,
più adatto all’utilizzo come desktop personale, mentre è
meglio evitare questa opzione se si vuole installare un server: la
preemption introduce, infatti, un overhead che rallenta
il sistema, soprattutto in presenza di task lunghi e ghiotti di
risorse. Un altro punto a favore di QiLinux è la presenza di
driver per la maggior parte dei modem ADSL con particolare riguardo
ai modelli più diffusi in Italia. Il riconoscimento hardware è
ottimo e con pochi click si riesce ad installare un sistema
perfettamente funzionante. QiLinux affida l’interfaccia grafica a Kde
3.3.2 mentre, almeno in questa versione, non c’è Gnome. Tra i
principali software disponibili sul disco ci sono Firefox 1.0.3
(aggiornabile online alla versione 1.0.6), OpenOffice.org 1.1.4 e
GuardDog 2.4, una comoda interfaccia per configurare il firewall.
X.org è alla versione 6.8.2. Le condivisioni di rete con
macchine Windows sono garantite da Samba, di cui è fornita la
versione 3.0.14a. Tra i software destinati ai server è
doveroso citare Apache 2.0.53 e PHP 4.3.11.
QiLinux si appoggia sullo stesso tipo di pacchettizzazione di
RedHat, cioè l’RPM. Per gestire i pacchetti, comunque, è
possibile utilizzare Synaptic che, a sua volta, si appoggia ai tool
apt (Advanced Packaging Tool), strumenti che in principio erano stati
sviluppati solo per i pacchetti di Debian. Questa scelta ha permesso
agli sviluppatori di QiLinux di avere subito a disposizione una
potentissima gestione del software, se non la più potente, ed
evitare di sviluppare una ex novo. Tramite Synaptic è semplice
installare nuovi software e aggiornare quelli esistenti scaricando le
nuove versioni direttamente dalla rete.
Per gli utenti che usano il computer soprattutto per vedere film e
ascoltare musica, QiLinux rappresenta un’ottima scelta grazie alla
piena compatibilità con quasi tutti i formati e i codec
esistenti, compresi mp3, divx e DVD video: non serve installare
nessun software aggiuntivo. Sono inoltre presenti, direttamente nel
menu delle applicazioni, alcuni script per scaricare e installare
automaticamente alcuni software non liberi come, ad esempio, i codec
di Windows Media Player e il Flash Player di Macromedia. In generale
il sistema appare veloce e reattivo, soprattutto se si installa il
kernel preemptible.
Per chi volesse provare QiLinux, è disponibile anche la
versione live QiLinux 1.1, che non necessita di essere installata. È
inoltre scaricabile anche la QiLinux Docet 1.0, un’altra versione
live appositamente studiata per l’utilizzo per l’educazione e nelle
scuole, a partire dalla scuola d’infanzia fino alla Patente Europea,
corredata di numerosi software didattici e della suite OpenOffice.org
2.0.
In conclusione QiLinux rappresenta una buona distribuzione anche
se non adatta ad un utente alle prime armi: la procedura di
installazione potrebbe essere ulteriormente semplificata. Inoltre non
può vantare un parco software ampio come le distribuzioni più
famose (anche se, con la prossima versione, saranno disponibili molti
più programmi, Gnome compreso). Tuttavia la presenza dei
driver per molte periferiche largamente usate in Italia, dà
alla prima distribuzione made in Italy un indubbio vantaggio
rispetto alle sue, più blasonate, sorelle.
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