Server con connessioni ottiche da Lighfleet
All'inizio di luglio l'azienda Lighfleet incomincerà la commercializzazione di un server munito d'interconnessioni ottiche tra i processori permettendo, a detta dell'azienda, di migliorare le prestazioni generali del sistema.
Il server di Lightfleet, conosciuto con il nome in codice "Beacon", connetterà più processori Intel Xeon utilizzando un insieme di specchi che irradieranno i dati utilizzando la luce, all'interno di un sistema definito con il nome di "Coronawave". Nella sua prima incarnazione, Beacon avrà 32 trasmettitori simultanei che opereranno a 2.5 Gbit/s ciascuno.
Secondo l'azienda la chiave del sistema Corowave
risiede nella proprietà ottica, che permette alla luce di intersecarsi
con altre fonti luminose senza causare interferenza l'una con l'altra.
Il sistema potrà così sovrapporre i raggi di luce, permettendo l'invio
simultaneo dei dati.
I raggi luminosi collegheranno le varie parti del
sistema e, poichè tutti trasmettitori possono essere visti da tutti i
ricevitori, è possibile isolare facilmente qualsiasi connessione
erronea.
L'azienda non ha ancora comunicato il prezzo di
questa "diavoleria", indicata per operazioni in cui vengono scambiati
un elevato volume di dati.