Steadfast Networks: più di 100 SSD
- Pagina 1 : Sono più affidabili gli SSD o gli Hard Disk tradizionali?
- Pagina 2 : Cosa sappiamo sull’archiviazione?
- Pagina 3 : Cosa sappiamo sull’archiviazione? continua
- Pagina 4 : Primo sguardo all’affidabilità degli SSD
- Pagina 5 : Data center: meno di 100 SSD
- Pagina 6 : Steadfast Networks: più di 100 SSD
- Pagina 7 : Softlayer: circa 5000 SSD!
- Pagina 8 : L’affidabilità è importante?
- Pagina 9 : Statistiche di rottura da vicino: ZT Systems (circa 155.000 SSD)
- Pagina 10 : Riflessioni
- Pagina 11 : Maggiore affidabilità con meno dispositivi
- Pagina 12 : Conclusioni
Steadfast Networks: più di 100 SSD
Steadfast Networks usa circa 150 SSD Intel, quindi un po' di più delle altre due aziende trattate in precedenza. Tra questi troviamo soluzioni X25-E (32 e 64 GB) e X25-M (80 e 160 GB). Meno presenti soluzioni X25-V da 40 GB e altri prodotti come OCZ Vertex 2, SuperTalent e MTron Pro. Nonostante il marchio, questi SSD sono usati in database server o dischi cache.
Nel corso di due anni l'azienda ha avuto problemi solo due volte, tali da dover sostituire il disco e procedere a un recupero dati. Quest'operazione dipende dall'interazione tra controller e firmware: l'esperienza di InterServer con gli SSD SuperTalent sembra il tipico caso peggiore, perché nessuna informazione era recuperabile, ma non è sempre così.
Numero di drive | Tasso medio di rottura (percentuale) | Anni d'uso | |
---|---|---|---|
SSD | ~150 | 1.6% | 2+ |
Dischi Rigidi | ~2800 | 5% | 6+ |
Con un insieme di dati più grande abbiamo visto finalmente alcuni SSD "caduti in servizio". Rispetto agli hard disk i tassi di rottura sono ancora molto più bassi. Tuttavia il presidente di Steadfast Networks, Karl Zimmerman, ritiene che questo deponga a favore degli SSD.
"Abbiamo semplicemente maggiori operazioni di I/O con gli SSD a un costo inferiore rispetto a quello ottenibile con i dischi standard. Abbiamo avuto molti clienti che avevano bisogno di più operazioni I/O rispetto a quelle che potevano fornire quattro dischi SAS da 15k RPM in RAID 10, e un aggiornamento richiede il passaggio a uno chassis server più grande per supportare più di quattro dischi, una scheda RAID più capiente, etc. Altre configurazioni hanno bisogno di oltre 16 dischi da 15 RPM per avere l'I/O necessaria. Passare a un singolo SSD (o una paio di SSD in RAID) semplifica le configurazioni e le rende generalmente molto meno costose".
"Questo è poi aggravato dal fatto che generalmente si usa un SSD per sostituire oltre 4 unità standard in media. Attualmente si ha un AFR di oltre il 20% con gli hard disk e dell'1,6% con un SSD".
- Pagina 1 : Sono più affidabili gli SSD o gli Hard Disk tradizionali?
- Pagina 2 : Cosa sappiamo sull’archiviazione?
- Pagina 3 : Cosa sappiamo sull’archiviazione? continua
- Pagina 4 : Primo sguardo all’affidabilità degli SSD
- Pagina 5 : Data center: meno di 100 SSD
- Pagina 6 : Steadfast Networks: più di 100 SSD
- Pagina 7 : Softlayer: circa 5000 SSD!
- Pagina 8 : L’affidabilità è importante?
- Pagina 9 : Statistiche di rottura da vicino: ZT Systems (circa 155.000 SSD)
- Pagina 10 : Riflessioni
- Pagina 11 : Maggiore affidabilità con meno dispositivi
- Pagina 12 : Conclusioni
Indice
- 1 . Sono più affidabili gli SSD o gli Hard Disk tradizionali?
- 2 . Cosa sappiamo sull’archiviazione?
- 3 . Cosa sappiamo sull’archiviazione? continua
- 4 . Primo sguardo all’affidabilità degli SSD
- 5 . Data center: meno di 100 SSD
- 6 . Steadfast Networks: più di 100 SSD
- 7 . Softlayer: circa 5000 SSD!
- 8 . L’affidabilità è importante?
- 9 . Statistiche di rottura da vicino: ZT Systems (circa 155.000 SSD)
- 10 . Riflessioni
- 11 . Maggiore affidabilità con meno dispositivi
- 12 . Conclusioni