Tecnologie di risparmio energetico, SSD più lenti
- Pagina 1 : Tecnologie di risparmio energetico, SSD più lenti
- Pagina 2 : Le funzionalità di risparmio energetico frenano il throughput
- Pagina 3 : Dettagli test e piattaforma
- Pagina 4 : Configurazione di prova
- Pagina 5 : Throughput lettura e scrittura
- Pagina 6 : Diagrammi di trasferimento lettura/scrittura
- Pagina 7 : Conclusioni
Introduzione
Ci trovavamo nel mezzo della configurazione di un nuovo sistema di archiviazione in grado di rimpiazzare la nostra antiquata piattaforma quando abbiamo notato una cosa molto strana: l’SSD Intel X25-E fornisce un throughput inferiore sul nostro nuovo sistema rispetto a quello precedente. Ci abbiamo messo un po’ per capire la ragione, che riteniamo degna di nota, perché illustra il primo svantaggio pratico degli SSD: l’ipotesi è che non forniscano le massime prestazioni se vengono attivate le funzionalità di risparmio energetico della CPU e della piattaforma.
Abbiamo fatto qualche prova, per cercare di verificare se la nostra impressione fosse corretta, abilitando e disabilitando le varie opzioni di risparmio energetico, usando due schede madre X58 di Gigabyte e Supermicro.
Abbiamo usato la nostra piattaforma di archiviazione per oltre quattro anni e questo ci ha permesso di raffrontare i risultati di dischi e controller per molto tempo. Quasi tutti i test sugli hard disk che vedete sul nostro portale sono stati condotti sulla vecchia piattaforma, basata su processore single-core Intel Xeon Nocona con frequenza di 3.6 GHz e 1 MB di cache L2 (Prescott) e piattaforma server E7520, la prima a offrire PCI-X e PCI Express. Sia la piattaforma che il controller di archiviazione, un Promise SATA 300TX4, sono piuttosto vecchi oggi e abbiamo deciso di passare a un Supermicro X8SAX e un processore Core i7 920. Sulla carta, quindi, doveva trattarsi di un passaggio indolore e privo di sorprese.
Il problema: prestazioni non all’altezza
Il nuovo sistema è veloce e integra l’ultimo Southbridge Intel ICH10R. Tuttavia il suo throughput, usando il nostro veloce disco SATA – SSD Intel X25-E, era inferiore a quello del nostro vecchio sistema. Anziché raggiungere i 200 MB/s, il nuovo sistema Core i7 si limitava a un modesto 182 MB/s. Perché?
L’X25-E è capace di fornire 230 MB/s, ed era limitato a 200 MB/s nel nostro precedente sistema di riferimento dal controller datato. Poiché tutti i nostri test sono stati condotti su questo controller i risultati sono stati sempre comparabili, ma questo calo di prestazione ci ha fatto nascere qualche sospetto.
Abbiamo provato con un aggiornamento del BIOS, fornito da Supermicron, ma senza ottenere risultati. Siamo passati quindi al confronto con un’altra scheda madre, la Gigabyte EX58-UD4P, per escludere che il problema fosse proprio nella nostra piattaforma: il throughput sulla motherboard Gigabyte X58, però, ha mostrato lo stesso limite. Abbiamo misurato un throughput in lettura massimo di 186 MB/s, ancora lontano dai 230 MB/s massimi che ci aspettavamo. Quindi siamo andati avanti e abbiamo disabilitato tutte i componenti inutili e le funzionalità del BIOS, fin quando non abbiamo trovato il problema, che si è manifestato non appena abbiamo attivato le funzionalità di risparmio energetico di CPU e scheda madre.
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