Un nuovo benchmark mette a confronto tutti i migliori processori per smartphone in circolazione e di prossima uscita. La competizione vede scontrarsi tra loro l'Apple A9, il Kirin 950, il Mediatek Helio X20, il Samsung Exynos 8890 e il Qualcomm Snapdragon 820.

Il test comparativo è comparso su Weibo.com, in cinese, per essere poi prontamente ripreso da molte testate in altre lingue. Si tratta di un grafico che riporta le prestazioni single-core dei vari processori misurate con Geekbench. Per quanto riguarda i prodotti di Samsung e Qualcomm, dobbiamo supporre che si tratti di prodotti non ancora definitivi – il risultato tra qualche mese potrebbe essere ben diverso. Il grafico riporta tra l'altro la stessa comparativa per i processori usciti negli anni precedenti, a partire dal 2013.

Per quanto riguarda il 2016, il test include alcuni prodotti già in commercio e alcuni solo annunciati. L'Apple A9 è superiore ai concorrenti con 2527 punti, seguito da Exynos 8890 e Snapdragon 820 – a 2270 e 2250 punti rispettivamente. Segue il Mediatek Helio X20 (MT6797) e infine il Kirin 950. Test non ufficiali sul processore Qualcomm appena presentato, tuttavia, suggeriscono che lo Snapdragon 820 avrà prestazioni multi-core altissime.

Il vantaggio è ancora più netto nella colonna etichettata come "2015", che mette a confronto l'Apple A9 con processori effettivamente disponibili, come lo Snapdragon 810, il Kirin 935 o l'Exynos 7420. Il confronto non fa che confermare quanto già sappiamo, cioè che il chip Apple ha potenza da vendere rispetto agli altri. Se si sostituisce l'A8 con l'A9, poi, Apple resta in vantaggio ma il distacco rispetto ai concorrenti è decisamente minore.

Tornando indietro nel tempo, si nota come Apple abbia ottenuto il primato delle prestazioni single core con l'introduzione dell'A7, che fu il primo SoC mobile a 64 bit entrato in commercio. Era installato sull'iPhone 5S, un dispositivo che in effetti ancora oggi se la cava piuttosto bene con 1 GB di RAM.

I numeri sono di sicuro interessanti, ma bisogna ricordare anche che si tratta di informazioni non ufficiali. Non sappiamo da dove le fonti abbiano preso le informazioni, né eventualmente come abbiano messo le mani su prototipi che montino i nuovi processori di Samsung e Qualcomm. Un minimo di cautela, quindi, è doveroso.