Apple Pencil è fantastica per disegnare, ma se si guasta sono dolori
Una delle maggiori novità dell'iPad Pro, diagonale a parte, è sicuramente la presenza dello stilo, che a Cupertino hanno chiamato Apple Pencil. Venduto a parte al prezzo piuttosto elevato di 99 dollari, nell'utilizzo quotidiano si è rivelato un ottimo alleato per chi ha bisogno di prendere appunti o disegnare, tuttavia è anche difficilissimo da smontare, una notizia non esattamente esaltante per gli utenti, perché significa che se per un qualsiasi motivo dovesse smettere di funzionare al di fuori dei due anni di garanzia le speranze di poterla riparare si riducono drasticamente, così come quelle di riuscire a rientrare dell'ingente costo.

La prova di utilizzo è stata fatta, come potete arguire anche dalle immagini, da uno studente di medicina di Reddit, che l'ha paragonata sia a una soluzione Cintiq, sia allo stilo della Surface Pro 3, aggiornato all'ultimo firmware che ne migliora le prestazioni e che ha definito la Apple Pencil come il dispositivo capace di fornire l'esperienza d'uso più vicina a una penna tradizionale che abbia mai provato.

Il tear down invece è stato realizzato al solito dal team di iFixit, che a causa delle tante difficoltà riscontrate nel corso dell'operazione, ha assegnato al dispositivo un punteggio di appena 1 su 10.

A creare problemi è stato un po' tutto: sin dall'inizio infatti è parso subito evidente che la Pencil non è pensata per essere riparata ed aprirla significa anche distruggerla completamente. La batteria cilindrica, la particolare scheda madre e il complesso sensore per il rilevamento dei livelli di pressione situata dietro la punta complicano poi ancora di più il tutto.