È marketing, ma sensato
L'intervista pubblicata da The Telegraph (come l'altra su The Independent) è senz'altro uno strumento di marketing per Apple, ma è interessante che Cook abbia messo nero su bianco l'idea che l'iPad Pro voglia essere un concorrente del PC da ufficio.
Guardando i dati più recenti però si potrebbe avere un'impressione diversa: il mercato dei tablet è stagnante, e quello dei PC in calo costante da anni – o fermo nella migliore delle ipotesi. Paradossalmente, per Apple sono proprio i Macbook ad aver fatto segnare la crescita più interessante dopo l'iPhone.
Ci sono però diverse possibili letture. Sicuramente si vendono meno computer di un tempo perché il mercato è saturo, e anche (soprattutto) perché i prodotti venduti negli ultimi anni durano di più e non serve cambiarli tanto spesso. Stessa cosa per i tablet: un iPad di tre anni fa è ancora un prodotto valido, e chi ne ha comprato uno potrebbe non vedere ragioni valide per cambiarlo o comprarne un altro.

Detto questo, il tablet può sostituire il PC? È una questione sulla quale si discute da anni, cioè da quando è uscito il primo iPad. La risposta è sì, senz'altro in un gran numero di situazioni. Può sostituire in gran parte il PC domestico, se questo è usato solo per navigazione, posta elettronica, riproduzione multimediale – ma magari sarà utile procurarsi un server. Sicuramente ci sono tante persone che da quando hanno un tablet non accendono più tanto spesso il vecchio PC – e anche per questo non sentono il bisogno di cambiarlo.
E il PC da ufficio, quello per lavorare? Qui entra in gioco il nuovo iPad Pro, con il suo schermo più grande e le nuove funzioni multitasking. Fin dove "lavoro da ufficio" significa posta elettronica, navigazione, Word o Excel, un prodotto come l'iPad Pro può fare tutto adeguatamente. Per le aziende, inoltre, Apple fornisce strumenti di amministrazione per lo staff IT.
Naturalmente ci sono attività specifiche che richiedono vero hardware desktop con potenza adeguata. Ma in effetti per la maggior parte delle persone tra un iPad (magari con la tastiera) e un PC non c'è molta differenza di funzionalità – ovviamente il prezzo è un'altra questione.

Alla domanda di Tim Cook, "perché dovremmo comprare un PC?", si può quindi rispondere "perché costa meno" o "perché fa certe cose in più", ma il senso dell'intervista è abbastanza chiaro. Resta da vedere se e come l'iPad Pro avrà davvero successo, in un mercato dove un PC si può comprare alla metà del prezzo o anche meno. Alla fine sono anni che si sente parlare di "epoca post PC", ma il buon vecchio computer è ancora al suo posto.
Di sicuro con l'iPad Pro Apple ha intensificato gli sforzi per superare il vecchio paradigma, e per la prima volta si vede accanto la storica rivale Microsoft. I nuovi Lumia e la loro funzione Continuum, infatti, mandano lo stesso messaggio al mondo del PC tradizionale.
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