Secondo l'agenzia di indagini di mercato IDC anche per il mercato cinese, uno dei più importanti tra quelli dei Paesi emergenti, è arrivato il momento della contrazione, non sappiamo se momentanea o strutturale com'è ormai in Occidente.

Nell'ultimo report pubblicato infatti le vendite sarebbero diminuite del 4% se si fa una comparazione anno su anno tra il primo trimestre 2015 e quello 2014, con un totale di 98.8 milioni di unità spedite. Ma la percentuale raddoppia se si paragona il trimestre in questione all'ultimo dello scorso anno, in questo caso infatti saliamo addirittura all'8% in meno di vendite.

Il problema secondo gli analisti IDC sarebbe legato alla difficoltà di convincere tutti gli utenti già dotati di un feature phone (ossia telefoni cellulari con funzionalità iù limitate rispetto agli smartphone) a passare a uno smartphone. Kitty Fok, managing director di IDC China ha infatti spiegato efficacemente che "La Cina è spesso considerato come un mercato emergente, ma la realtà è che la stragrande maggioranza dei telefoni venduti in Cina oggi sono smartphone, in modo simile a quanto accade in altri mercati maturi come gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Australia e il Giappone. Proprio come questi mercati, riuscire a convincere gli utenti esistenti, nonché quelli dotati di feature phone, a passare a nuovi modelli di smartphone, sarà la chiave per un'ulteriore crescita nel mercato cinese".

E' interessante anche notare che, mentre molti produttori con sede in Cina stanno cercando di espandersi all'estero per sfruttare meglio la fascia economica del mercato, Apple risulta il primo produttore di smartphone con 15 milioni di device consegnati in questo scorcio di 2015, mentre solo seconda si colloca Xiaomi, il primo produttore cinese della lista, con 13.5 milioni di unità inviate.

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