Samsung Galaxy Note 9 è passato sotto la lente di ingrandimento di DxOMark – il noto portale di benchmark per le fotocamere degli smartphone – ottenendo un punteggio di 103. Con un risulato identico a quello ottenuto da HTC U12+, il top di gamma di casa Samsung si afferma come il secondo cameraphone dopo Huawei P20 Pro, che con i 109 punti della sua tripla fotocamera occupa da mesi il primo posto.

Il comparto fotografico di Note 9 si compone di un sistema di doppia fotocamera posteriore da 12MP con apertura variabile, come già visto a bordo di Galaxy S9, e di una fotocamera frontale da 8 MP con autofocus. Il sensore principale posteriore con grandangolo presenta un’apertura di f/2.4 che arriva a f/1.5 in condizioni di scarsa luminosità. Mentre il sensore secondario ha un’apertura fissa di f/2.4 con zoom ottico 2x. Lo smartphone è inoltre capace di registrare video in 4K e dispone della funzione Super Slow Motion.

Come detto in apertura, DxOMark gli ha attribuito un punteggio totale di 103 (107 per le foto e 94 per la parte video). L’analisi effettuata elogia soprattutto il veloce e accurato sistema di autofocus (96 punti), l’esposizione e il contrasto (91 punti), la qualità dello zoom che mantiene buoni dettagli almeno fino a 4x ( 66 punti), la buona resa dei colori con un accurato bilanciamento del bianco (81 punti), l’effetto bokeh (55 punti) e l’ampiezza della gamma dinamica.

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D’altro canto, però, sono state evidenziate delle criticità che riguardano la perdita di dettagli e l’inesattezza di esposizione in condizioni di scarsa luminosità, e la mancanza di nitidezza con il seguente effetto ghosting in determinate situazioni.

Insomma, il Galaxy Note 9 è un top di gamma anche dal punto di vista della qualità fotografica dato che – nonostante la stessa configurazione hardware – ha totalizzato un punteggio superiore rispetto al Galaxy S9+ che ha ottenuto 99 punti.

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