Google Pixel, qualità fotografica superiore a tutti
Ieri sera Google ha presentato i nuovi smartphone Pixel, e tra le loro molte qualità l'azienda ha sottolineato in particolare la fotocamera. Per sostenere le sue affermazioni Google ha dato un Pixel agli specialisti di DXoMark, che gli hanno assegnato un punteggio pari a 89, il più alto mai raggiunto da uno smartphone. Vediamo oggi qualche dettaglio in più su questo "cameraphone" da record.
La fotocamera del Pixel ha un sensore da 12,3 megapixel, e trova il suo maggiore punto di forza nella dimensione dei singoli pixel, 1,55 micrometri (un milionesimo di metro, o 1.000 nanometri). L'obiettivo ha un'apertura pari a f/2.0, che è notevole ma non è quella migliore per uno smartphone. Google ha spiegato che è il software a rendere la fotocamera del Pixel migliore della concorrenza.
In particolare, questo smartphone scatta sempre in modalità HDR+. Ciò significa che riprende la stessa immagine molte volte, variando i parametri fotografici, e successivamente unisce i diversi scatti per ottenere un alto livello di dettaglio e contrasto, così come un basso livello di rumore. La messa a fuoco combina LDAF e PDAF, cioè laser e individuazione di fase, e secondo Google è molto veloce. Qualità che DXoMark ha potuto confermare.
"Gli altri punteggi del Pixel in diverse condizioni ne fanno una scelta eccellente per quasi ogni tipo di fotografia", si legge sul sito di DXoMark. "Come con ogni dispositivo dal sensore piccolo, i risultati sono eccellenti con una luce buona e uniforme. Inoltre, le immagini catturate al chiuso e con poca luce sono molto buone, con un livello di dettaglio inaspettato su uno smartphone. Con il flash, il bilanciamento del bianco automatico e la conservazione dei dettagli sono eccellenti, e questo ne fa (del Pixel, NdR) adatto ai ritratti indoor – e persino per fotografare eventi al chiuso, se è presente una fonte di luce aggiuntiva che aiuti a compensare il flash".
Riguardo alla tecnica HDR+, si dice che "Il Pixel combina diverse immagini RAW quasi in tempo reale per creare una JPEG migliorata, caratterizzata dal poco rumore e un range dinamico esteso". Questa modalità è quella predefinita, con il software che decide se è necessario combinare più immagini e in che modo. In alcune situazioni potrebbe anche non usarla, quindi. "Fa un buon lavoro anche dell'individuare il movimento rapido, e nell'evitare quei brutti artefatti che spesso di trovano in immagini HDR fatte con altri sistemi".
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"Google non è certo l'unica ad aver creato un software intelligente per assemblare più immagini, visto Apple, Motorola e Sony hanno tutte fatto qualcosa di simile – ma il Pixel spinge questa capacità più in là di quanto abbiamo visto in passato".
Scattare in questo modo però richiede potenza hardware, e DXoMark ha scoperto che il Pixel riesce a scattare fino a 9 foto HDR, con un ritmo di una al secondo, prima di "cedere" e passare al singolo scatto tradizionale. Il Nexus 6P usato per confronto non ci si è nemmeno avvicinato. Passando a uno scatto ogni tre secondi il Pixel sembra non avere limiti, mentre il Nexus 6P si ferma alla quarta immagine.

"Il Pixel ha prodotto alcune delle immagini in esterna più naturali che abbiamo mai visto nei nostri test". Le fotografie hanno colori ricchi, bilanciamento del bianco realistico e una riproduzione eccellente di luci e ombre. Al coperto e con poca luce "il Pixel è uno dei migliori, forse il migliore dispositivo che abbiamo mai testato, per la sua capacità di produrre scene poco illuminate con poco rumore, preservando un buon livello di dettagli – persino a 10 Lux o meno".