Huawei Watch GT 2 VS Apple Watch Serie 3: l’autonomia fa la differenza

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I dati di mercato parlano chiaro. Il settore smartwatch è definitivamente decollato nel 2019 in termini di vendite e gli italiani sono tra i maggiori sostenitori di questi dispositivi. Come spesso accade però, l’offerta a disposizione è estremamente ampia, tanto in termini hardware quanto in termini software, per cui non è sempre agevole operare una scelta. Tuttavia, oggi mettiamo uno a fianco all’altro due tra i migliori modelli disponibili: Huawei Watch GT 2 ed Apple Watch Serie 3.
Per quanto possano sembrare due prodotti provenienti da galassie differenti, in realtà sono molto simili tra loro. Entrambi infatti montano un sistema operativo proprietario, frutto del lavoro di sviluppo operato, negli anni, da Huawei ed Apple. Proprio la parte software è certamente uno tra i loro punti di forza, in quanto consente una perfetta integrazione con gli smartphone, abilitando direttamente dagli orologi la visualizzazione delle notifiche e la gestione delle telefonate.
Discorso analogo per quanto riguarda il monitoraggio di parametri come il battito cardiaco, i passi effettuati nell’arco della giornata, il sonno durante la notte, l’attività sportiva in generale. Inoltre, entrambi hanno a disposizione il GPS (per cui chi fa jogging può tracciare la strada percorsa) e uno schermo OLED (offrendo dunque una perfetta visibilità dello stesso anche all’aperto). A livello estetico, invece, l’approccio è stato diverso: quadrante rotondo per il Watch GT 2, cassa rettangolare per il Watch Serie 3. In questo caso la valutazione diventa inevitabilmente soggettiva.
C’è però un ambito in cui l’ago della bilancia pende a favore dello smartwatch Huawei, ed è l’autonomia. Come abbiamo avuto modo di approfondire nella nostra recensione, già Watch GT di prima generazione era diventato rapidamente un punto di riferimento da questo punto di vista. Un aspetto che è stato ampiamente confermato dal suo successore. Il sistema operativo proprietario fa certamente la differenza, ma non è il solo aspetto da considerare.

Il cuore pulsante del Watch GT 2 è infatti il Kirin A1. Si tratta di un SoC che ha fatto il proprio esordio a bordo dei FreeBuds 3, gli auricolari true wireless di Huawei che hanno recentemente fatto il loro debutto in Italia. All’epoca della loro presentazione, avvenuta in occasione dell’IFA di Berlino 2019, l’azienda cinese ha sottolineato come questo chip avrebbe caratterizzato tutti i propri dispositivi indossabili nei mesi successivi.
Ecco dunque ritrovare il Kirin A1 a bordo del Watch GT 2. Il SoC offre una configurazione che gli consente di essere più potente del 30% rispetto all’Apple H1 ma, allo stesso tempo, ha un consumo d’energia inferiore al 50%. Una caratteristica che, unitamente al sistema operativo proprietario e alla batteria da ben 455 mAh, garantisce al Huawei Watch GT 2 un’autonomia di primissimo livello, decisamente sopra la media rispetto al resto degli smartwatch.
Contestualizzando il tutto rispetto a un contesto reale, in 10 giorni di utilizzo a pieno regime e partendo ovviamente da una batteria al 100%, non abbiamo mai dovuto ricaricare il Watch GT 2. Non solo ma, al termine della prova, lo smartwatch aveva ancora una carica residua del 30%, che gli avrebbe consentito agevolmente di coprire altri 4 giorni. Insomma, a conti fatti, anche con un utilizzo intenso, lo smartwatch Huawei consuma circa il 7% di carica al giorno, per un totale di due settimane continue di utilizzo.
Discorso differente per quanto riguarda Apple Watch Serie 3. A parità di utilizzo, infatti, lo smartwatch dell’azienda di Cupertino difficilmente supera i 4/5 giorni, soprattutto con un utilizzo massiccio del GPS. Considerando come oggi sia stato riposizionato a 239 euro, appare evidente come il Watch GT 2 (prezzo di listino di 249 euro) rappresenti un concorrente estremamente agguerrito, confermandosi ulteriormente come uno dei migliori smartwatch in circolazione. Insomma, Huawei ha compiuto un eccellente lavoro.
Huawei Watch GT 2 è disponibile all’acquisto attraverso lo store ufficiale. Lo trovate a questo link.