Dopo le recenti dichiarazioni di Apple riguardanti lo sblocco degli iPhone, gli hacker tornano a far sentire la loro voce. L'azienda di Steve Jobs ha dichiarato – pochi giorni fa – che non fornirà assistenza per gli iPhone manomessi e che rilascerà un aggiornamento che potrebbe rendere inutilizzabili i dispositivi sbloccati.

L'iPhone Dev Team, uno dei gruppi che sviluppano gli hack di sblocco, afferma che le minacce di Apple non attaccano.

"Basandoci sul numero di download crediamo che siano diverse centinaia di migliaia le persone che hanno sbloccato i loro iPhone. Questo numero cresce ogni giorno. Il blocco, che riteniamo un bug, è stato rimosso compiendo un importante passo avanti per lo sviluppo dell'iPhone. Lo sblocco rende l'iPhone utilizzabile da tutti e non solo in paesi selezionati".

"Apple afferma che il prossimo firmware potrebbe rendere inutilizzabili gli iPhone liberi. Apple parla di danni al firmware e di accesso non autorizzato a quella che riteniamo essere una nostra proprietà. La rimozione di questi problemi al firmware, sviluppati in favore di AT&T, non causa i danni che ci vogliono far credere".

Secondo gli hacker, Apple starebbe bleffando.

Un aspetto importante, inoltre, circonda l'intera vicenda. Secondo leggi vigenti negli Stati Uniti, la modifica non distruttiva effettuata da parte di terze parti non è una "scusa" valida a cui Apple può appellarsi per invalidare la garanzia.

Gli hack di sblocco – proprio come ricordano gli hacker – sarebbero da ritenersi dei miglioramenti e Apple dovrebbe garantire l'identico supporto riservato agli iPhone bloccati. Da questo punto nasce la convinzione che Apple non effettuerà alcun aggiornamento tale da rendere inutilizzabili gli iPhone sbloccati.

Non resta che attendere per capire come si muoverà l'azienda di Cupertino davanti a una situazione che si prospetta più spigolosa che mai.