Andrew Rassweiler, analista di IHS, ha supervisionato il teardown di un iPhone SE da 16 GB, al fine di identificare i singoli componenti, stabilendone fornitori e prezzi.

Approssimativamente è stato quindi stabilito che l'iPhone SE da 16 GB non dovrebbe costare ad Apple più di 160 dollari in componenti (dall'analisi ovviamente sono infatti esclusi i costi di progettazione, marketing, distribuzione etc.), a fronte del prezzo finale di 399 dollari.

In realtà però l'obiettivo di Apple è soprattutto di spingere gli utenti all'acquisto del modello da 64 GB che, a fronte di un incremento dei costi di produzione di soli 10 dollari, costa all'utente finale 100 dollari in più, 499 dollari.

Secondo Rassweiler dunque il posizionamento di prezzo dell'iPhone SE da 16 GB sarebbe studiato appositamente per raggiungere tale scopo.

Dal teardown inoltre è emerso che, al fine di contenere i costi produttivi, Apple ha utilizzato componenti delle ultime tre serie di smartphone. Se infatti la scocca è quasi identica a quella dell'iPhone 5S, l'iPhone SE utilizza gli stessi chip wireless dell'iPhone 6, che quindi nel frattempo hanno visto scendere il proprio prezzo, mentre il SoC è l'Apple A9, già visto nell'iPhone 6s. Anche il display infine è lo stesso impiegato per l'iPhone 5s: realizzato da LG, dovrebbe costare circa 20 dollari, contro i 41 necessari per acquistarlo nel 2013.

Apple infatti non poteva essere sicura dell'eventuale successo del progetto iPhone SE ed è quindi stata cauta. Questa politica "al risparmio" infatti consentirebbe all'azienda californiana di contenere i danni in caso di vendite al di sotto delle aspettative, o invece di guadagnare molto se l'iPhone SE dovesse vendere bene.

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