L'autodistruzione di un qualsiasi dispositivo è finalmente realtà. Grazie ad un nuovo sistema in fase di sviluppo, sarà possibile rendere inutilizzabile qualsiasi terminale nel giro di dieci secondi. L'innovazione in questo campo è dovuta alla ricerca dell'ingegnere elettrico Muhammad Mustafa Hussain. Gli studi sono stati portati avanti nei laboratori della "King Abdullah University of Science and Technology" in Arabia Saudita.

Il funzionamento di questo sistema è molto efficace. In caso di necessità, l'energia delle batterie viene incanalata verso degli elettrodi che si riscaldano molto velocemente. Questo processo innesca reazioni chimiche in un particolare polimero. Il calore provoca vari cambiamenti di stato delle sostanze con il conseguente rilascio di gas.

Il polimero quindi subisce una rapida espansione provocando la rottura meccanica del dispositivo. I vantaggi maggiori si possono avere posizionando il materiale chimico nelle vicinanze di zone sensibili, come per esempio il processore o l'hard disk.

Tale tecnologia ha un ulteriore vantaggio. Non bisognerà per forza essere nelle immediate vicinanze del dispositivo per innescarne l'autodistruzione. I ricercatori infatti stanno sperimentando una serie di comandi automatici a distanza. Uno in particolare potrebbe rivelarsi particolarmente utile. Si tratta di un innesco causato dal GPS che determinerà l'autodistruzione una volta superato un punto o una distanza limite. Ovviamente è anche possibile innescare il tutto da remoto introducendo le credenziali adatte.

Per quanto sembri un'innovazione fantascientifica, molte agenzie governative e aziende gradirebbero un sistema di sicurezza aggiuntivo come questo. Sarebbe un ottimo modo per prevenire la perdita di dati sensibili o impedirne l'utilizzo in seguito ad un furto.

Se siete rimasti affascianti dalla saga di Mission Impossible dove vari occhiali, PC e cassette esplodono dopo l'utilizzo questo è il prodotto che fa per voi. Presto sarà possibile scegliere di inserire l'autodistruzione come optional nei vari dispositivi. Ovviamente attenzione a farne buon uso, non c'è una seconda possibilità di utilizzo.