Mate 20 e Mate 20 Pro: la produttività con i top di gamma Huawei – Il montaggio video

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Torniamo a mettere sotto la lente d’ingrandimento il Mate 20 e il Mate 20 Pro di Huawei. In queste settimane stiamo realizzando degli approfondimenti legati alla produttività garantita dai due smartphone dell’azienda cinese. Nella prima puntata ci siamo soffermati sulla modalità Proiezione Facile, nella seconda abbiamo posto l’accento sull’editing fotografico, mentre oggi vi parleremo del montaggio video.
Si, considerando potenza hardware e funzionalità software, non è utopistico oggi pensare di poter effettuare montaggio video con questi smartphone. È chiaro come si tratti di un’esperienza differente da quella desktop, ma che può risultare estremamente utile per chi necessita di quella produttività in mobilità che, in questi anni, ha rappresentato un po’ l’obiettivo dell’intero settore dei dispositivi mobili.
Anche in questo caso, arriva in aiuto la modalità Proiezione Facile. Come abbiamo già avuto modo di raccontarvi, si tratta di una modalità che, sfruttando un semplice cavetto USB-C/HDMI (ma nel caso degli ultimi top di gamma Huawei anche wireless attraverso lo standard Miracast), consente di collegare i due smartphone a monitor esterni avendo accesso a un ambiente desktop su base Android. Ci si ritrova dunque di fronte a una schermata che, graficamente, ricorda proprio quella di Windows, con tanto di possibilità di utilizzare tastiere e mouse esterni grazie al supporto offerto dal sistema operativo di Google.
Accesso alla modalità Proiezione Facile
La procedura è davvero intuitiva, praticamente non necessita di passaggi in quanto viene gestito tutto in automatico dal software. La prima volta che si utilizza, sullo smartphone vengono visualizzate le schermate che potete osservare nella galleria sottostante, in cui semplicemente viene illustrato il funzionamento. In buona sostanza, l’unica operazione da compiere è quella di posizionare il monitor esterno (o anche un televisore) sull’uscita HDMI a cui è stato collegato il Mate 20 o Mate 20 Pro.
Discorso differente nel caso in cui si voglia utilizzare la modalità Proiezione Facile wireless, senza dunque l’utilizzo del cavetto, sfruttando lo standard Miracast. Come detto in apertura, occorre un monitor esterno o un televisore compatibile con questo protocollo. Nel caso si abbia a disposizione, basterà seguire la procedura sottostante.
- Recarsi nelle impostazioni
- Selezionare la voce “Connessione dispositivo”
- Selezionare la voce “Proiezione facile”
- Abilitare l’opzione “Proiezione wireless” e selezionare la sorgente esterna che comparirà subito sotto
Completato l’accesso, a prescindere che venga eseguito con il cavetto o wireless, ci si ritroverà di fronte alla schermata che vedete ritratta nell’immagine: una barra degli strumenti sulla parte bassa, con a destra alcune informazioni (Wi-Fi, ricezione, percentuale batteria ecc…) e a sinistra il pulsante per accedere alle varie applicazioni installate sul Mate 20 o Mate 20 Pro; due colonne di programmi, che poi sono quelli che ci si ritroverà a utilizzare più spesso in questa modalità. Insomma, almeno graficamente, un sistema operativo desktop.
L’utilizzo dei software per il montaggio video
Per poter testare le reali capacità di montaggio video con questa modalità, abbiamo collegato mouse e tastiera wireless, al fine di poter realmente simulare un’esperienza vicina ai computer. L’editor integrato nella EMUI consente semplicemente di tagliare i filmati a seconda delle esigenze, senza però la possibilità di creare delle sequenze con diverse clip. Una mancanza dell’interfaccia grafica di Huawei, su cui l’azienda cinese dovrebbe intervenire.
Abbiamo dunque scelto di utilizzare Adobe Premiere Clip e Magisto, due tra le applicazioni più diffuse per il montaggio video su smartphone. Entrambe non sono ufficialmente ottimizzate per la modalità Proiezione Facile, come del resto viene ben chiarito a ogni avvio. Questo però non impedisce comunque di utilizzarle senza particolari problemi, se non quelli legati ad alcuni bug di visualizzazione delle finestre che – saltuariamente – si manifestano.
La possibilità di avere a disposizione un monitor esterno, oltre a mouse e tastiera, restituisce un’esperienza utente nel montaggio video assolutamente appagante, decisamente su un altro livello rispetto a quanto avviene di solito sui piccoli display degli smartphone. Certo, difficile poter effettuare un editing complesso ed elaborato come su desktop, ma per le esigenze di produttività in mobilità – o semplicemente per la realizzazione di clip veloci – è assolutamente convincente.
Nessun problema nella gestione di filmati in Full-HD e in 4K, sia realizzati direttamente dal Mate 20 e dal Mate 20 Pro che provenienti da fonti esterne. In questo caso il lavoro del SoC Kirin 980, in abbinata alla GPU Mali-G76 in configurazione Mp10, convince appieno, garantendo quella fluidità necessaria nel montaggio video anche dopo sessioni prolungate. Le temperature salgono di più rispetto all’editing fotografico, ma comunque senza creare criticità.
I 2 Gigabyte in meno di RAM del Mate 20 si fanno sentire nella gestione dei filmati in 4K, ma per tutte le restanti operazioni non rappresentano un problema. Abbiamo utilizzato con soddisfazione il montaggio video con Proiezione Facile in occasione di alcuni eventi a cui abbiamo recentemente partecipato, spesso sfruttando i televisori presenti in hotel come monitor esterni. Come già chiarito, nella logica della produttività in mobilità, si tratta di una funzionalità davvero molto comoda.
Insomma, l’esperienza di montaggio video con la modalità Proiezione Facile è un qualcosa di profondamente differente rispetto alla semplice possibilità di collegare un monitor esterno allo smartphone. La speranza è che Huawei continui a lavorare per ampliare il numero di applicazioni che la supportano ufficialmente.
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