Qualcomm, in arrivo consistenti tagli al personale
Almeno 4.000 dipendenti sarebbero a rischio licenziamento in casa Qualcomm, questo è quanto è emerso dalle ultime indiscrezioni che parlano di un periodo difficile per uno dei più grandi chipmaker al mondo. L'azienda sta soffrendo l'avanzata del produttore cinese MediaTek e del ritorno in pompa magna di Samsung con i suoi Exynos, che stanno rubando importanti quote di mercato nell'ultimo periodo.
L'ultima ondata di licenziamenti in Qualcomm risale a dicembre 2014, quando la società annunciò una riduzione pari a 600 persone del proprio organico, come contromisura atta a contenere i costi. E il 2015 non si sta dimostrando migliore per il gigante californiano, spesso al centro dell'attenzione per i problemi di surriscaldamento del SoC top di gamma Snapdragon 810.

Nonostante tutto, e nonostante tutti i dispositivi che montano il SoC continuino ad avere problemi, il chip è stato scelto anche per smartphone in fase di lancio come OnePlus 2, seppur nella versione riveduta e corretta V 2.1 (ammesso che esista).
Un bel danno per l'immagine di Qualcomm, tutto a vantaggio dei prima menzionati MediaTek e Samsung che, al contrario, hanno azzeccato le proprie proposte per la fascia alta, non più a pannaggio esclusivo dell'azienda americana.
Ma c'è un altro problema, forse anche più grave dei costi da ridurre e del calore di Snapdragon 810 da dissipare: l'Antitrust europea ha aperto un'indagine circa l'ipotesi di abuso di posizione dominante sul mercato da parte di Qualcomm. L'azienda si è però detta disponibile a collaborare con le autorità nella totale trasparenza e fugare così ogni dubbio a riguardo.
In poche parole Qualcomm avrà il suo bel da fare su più fronti per ritornare quella di una volta e, soprattutto, non può che sperare in un successo strepitoso del prossimo Snapdragon 820 per archiviare una volta per tutte la storia dell'810, V 2.1 o meno.