Recensione ZOPO ZP530, test e prova d’uso
Zopo ZP530
Ho già recensito uno smartphone Zopo, il modello ZP920, e sono rimasto abbastanza soddisfatto. Basta installare un launcher per rendere l'esperienza d'uso più confortevole, e lo smartphone non è male. Lo ZP920 non è però un "cinafonino" economico, per circa 260/270 euro è già possibile acquistare diversi smartphone. Siccome in molti mi chiedono quale smartphone acquistare a meno di duecento euro, ho voluto provare il modello ZP530 Touch.
Vi anticipo che questa recensione sarà più breve rispetto a quella dello Zopo ZP920 o degli ultimi top di gamma, in quanto riservo la batteria di test completa solo per gli smartphone più costosi o comunque i nuovi prodotti che per qualche motivo sono maggiormente richiesti. Se avete richieste specifiche, scrivetelo nei commenti, cercherò di accontentarvi.
Estetica
Il 920 Magic era più prezioso, con i suoi profili in alluminio, ma trovo il 530 Touch più bello, nonostante sia costruito completamente in plastica. In qualche modo ricorda l'iPhone, e non è un male, con i suoi profili completamente arrotondati. In questo caso un'immagine è meglio di mille parole, guardate le foto.
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Il tasto d'accensione è nel bordo sinistro, il bilanciere del volume in quello destro, mentre jack audio da 3.5 mm e porta Micro USB sono nel bordo superiore. La sportello posteriore si può rimuovere per accedere al vano batteria. Una volta rimossa quest'ultima, è possibile installare la scheda SIM (doppia, una Micro e l'altra di dimensioni standard) e la scheda Micro SD.
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Torna il difetto già riscontrato sul fratello maggiore. Anche in questo caso le superfici sono molto sensibili alle impronte digitali, si sporca al minimo tocco, qualcosa che non sopporto.