Se nel mercato degli smarthone Sony continua a stentare, nonostante alcuni prodotti validi come il recente Xperia Z3, in quello dei sensori fotografici il colosso nipponico domina incontrastato: a sancirlo è addirittura l'autorevole Wall Street Journal, in un lungo articolo basato sui risultati di un recente studio condotto da Techno Systems Research.

I dati di questo report, che tengono conto in special modo dei sensori fotografici destinati agli smartphone, ci dicono infatti che nel 2014 Sony deteneva addirittura il 40 % dell'intero mercato, mentre la seconda azienda, la californiana OmniVision, era nettamente staccata, con appena il 15.7 %. Buona terza Samsung con il 15.2 %. Insomma un vero e proprio dominio incontrastato, visto che anche combinando i risultati degli altri due player si ottiene una percentuale più bassa di quella gestita dalla sola Sony.

Del resto questi sensori sono impiegati praticamente in tutti i più importanti smartphone di fascia alta, come ad esempio gli Apple iPhone 6 e 6 Plus o i Samsung Galaxy S6 ed S6 Edge, anche se nei giorni scorsi abbiamo appreso che in realtà questi ultimi utilizzano almeno in parte anche un sensore proprietario, il Samsung ISOCell (qui un'interessante comparativa che evidenza le differenze tra i due sensori).

Secondo gli analisti attualmente Sony guadagnerebbe 20 dollari su ogni iPhone 6 venduto, per una cifra complessiva davvero ragguardevole e starebbe quantomeno valutando di sbarazzarsi delle sue divisioni TV e smartphone, come già fatto qualche anno fa con quella notebook e in ogni caso, nella sua strategia complessiva ha ormai assegnato agli smartphone una rilevanza assai bassa, mentre la divisione imaging è quella che gode di più attenzioni, cosa che non ci meraviglia neanche un po' visti gli ottimi risultati conseguiti negli ultimi anni.

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