Apple ha investito 700 milioni di dollari per rendere il vetro zaffiro (artificiale) il materiale di riferimento dei nuovi iPhone 6 di fascia alta e iWatch. Ieri il Wall Street Journal ha spiegato in un lungo articolo che sarà questa una delle più interessanti caratteristiche dei prodotti che ci attendono in autunno. Stupisce comunque la potenziale discriminazione sui modelli, a meno che Apple non abbia in mente di diversificare giocando anche la carta delle prestazioni hardware e non solo quella della capienza.

Vetro

Il vetro zaffiro Apple sarà prodotto da questo mese negli stabilimenti GT Advanced Technologies di Mesa (Arizona). Il pieno regime produttivo – previsto per il 2015 – sarà doppio rispetto a questa prima fase. Secondo Eric Virey, analista di Yole Développement, l'output dell'azienda raggiungerà un volume analogo a quello di 100 produttori globali.

Vetro zaffiro artificiale

Ma quali sono esattamente le qualità del vetro zaffiro? Non si rompe e non si riga come il vetro tradizionale. Però le sue prestazioni sono comunque condizionate da taglio e spessore. Inoltre la sua maggiore densità lo rende più pesante.

Per tutte le sue peculiarità viene impiegato nella realizzazione dei vetri degli aerei e dei veicoli blindati. Apple oggi lo usa solo per le lenti della fotocamera dell'iPhone e per il tasto di lettura impronte. Nel settore smartphone lo impiega per ora Vertu in alcune costosissime linee e Kyocera nel nuovo Brigadier.

Kyocera Brigadier

La sua adozione però è rischiosa. Se funzionerà a dovere Apple potrà risparmiare sui costi della garanzia (l'11% dei possessori iPhone ha schermi danneggiati, secondo SquareTrade), se invece si comporterà come il Gorilla Glass subirà un duro colpo – come sottolinea l'analista Toni Sacconaghi di Bernstein Research in relazione al rapporto tra costo e benefici. Si stima che il conto produttivo di uno schermo zaffiro sia di 16 dollari contro i 3 dollari di quello attuale.