Il Black Friday è, negli Stati Uniti, il primo venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, e tradizionalmente dà inizio alla stagione dello shopping natalizio.

Si tratta di una festa non ufficiale che assume una grande importanza sotto l'aspetto commerciale, poiché costituisce un valido indicatore sulla predisposizione agli acquisti e sulla capacità di spesa dei consumatori americani.

Quest'anno, le vendite sono cresciute del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una prima stima di circa 10,6 milioni di dollari spesi. Lo shopping online è uno dei fattori trainanti di questo incremento, con un traffico in crescita dell'11% anno dopo anno.

Proprio in rete, il gadget più ambito, secondo le stime di PriceGrabber.com, eBay, PayPal e Shopping.com, è stato il Wii. La console Nintendo è stata infatti il prodotto più contrattato sul noto sito di aste online, seguito a ruota da Wii Fit. A conti fatti, lo scorso venerdì sono stati negoziati su eBay.com 3.171 Wii, venduti a un prezzo medio di 349 dollari, e 1.059 Wii Fit a un prezzo di 140 dollari.

La console Nintendo è quindi un fenomeno anche al di fuori del solo mercato dei videogame, come testimonia l'elenco dei dieci prodotti più popolari del Black Friday (dato fornito da PriceGrabber):

• Nintendo Wii
• Stivali Australia "classic short"
• Lettore Blu-ray disc Sony BDP-S350 1080p
• LCD TV Samsung LN52A650 52"
• Nintendo Wii Fit
• Plasma TV Panasonic TH-42PX80U 42"
• Cuffie Sennheiser HD 555
• Digital Camera Canon EOS Rebel XSi Black SLR
• Portatile Acer Aspire One AOA110-1295
• Digital Camera Canon PowerShot A590 IS

Il mercato dell'elettronica, dopotutto, si mostra piuttosto in forma, nonostante la crisi globale. Gli analisti, però, spiegano questo successo con le forti promozioni e gli imponenti tagli di prezzo attuati in questo settore, una politica che potrebbe non durare nell'intero mese di dicembre.

Per quanto riguarda le altre console, Microsoft dichiara un incremento di vendite del 25% della sua Xbox 360 rispetto al Black Friday 2007, parlando di un rapporto 3:1 ai danni della PlayStation 3 di Sony.