Dove tutto ha inizio
Dove tutto ha inizio
Ad inizio partita è possibile scegliere tra 16 civiltà, ciascuna delle quali è caratterizzata dai propri punti di forza e dalle sue debolezze. Questa scelta è strettamente correlata alla tipologia di approccio che si vuole avere nel corso dell’evoluzione storica, poiché la guerra non è l’unica via di uscita di Civilization Revolution: i pacifisti e gli hippie possono infatti optare per lo sviluppo culturale, garantendosi la vittoria attraverso la costruzione di grandi opere (la piramide di Cheope, la Grande Muraglia, ecc…) o attirando personaggi famosi nelle proprie città.
I capitalisti, dal canto loro, punteranno soprattutto su una vittoria economica: ammassare dell’oro e costruire la prima banca mondiale sarà quindi il loro scopo primario. Infine, i pionieri scientifici punteranno tutto sulla ricerca, per scoprire le migliori tecnologie e preparare ardentemente la prima spedizione verso Alpha Centauri.
Come avrete intuito, Civilization: Revolution offre, al pari dei suoi predecessori, varie modalità di approccio alle partite. Le meccaniche di base, come la gestione delle risorse, la ricerca scientifica, la pianificazione della guerra o la diplomazia tra i popoli, sono un concetto oramai rodato e ben definito nei Civ. Il gameplay ne trae quindi un inevitabile vantaggio, proponendo il suo classico (e completo) sistema evolutivo graduale, che favorisce l’approccio al genere anche ai neofiti della serie.