GTA IV, il Codacons ne chiede il sequestro
Nuova iniziativa legale del Codacons contro i videogiochi violenti e diseducativi e a tutela dei minori. Nel mirino c'è Grand Theft Auto IV. Non è il caso di scendere nei particolari del gioco: si va in giro, si compiono crimini, si spara, si ammazza e si fanno un sacco di cose illegali. I dettagli nella nostra "entusiastica" recensione.
Meno spavaldo è il ritratto di GTA tracciato dal Codaconds: "ci si rende immediatamente conto che il gioco non è che un susseguirsi di atrocità e di scene scioccanti, con il rischio di creare un pericoloso indotto psicologico in coloro che giocano. Nello specifico – spiega il Codacons – si assiste a stupri, omicidi, pestaggi, prostituzione, ecc., il tutto senza soluzione di continuità. Appare chiaro come tale martellante messaggio possa creare degli effetti nella psiche dei giocatori. Tale rischio, peraltro, è stato evidenziato anche dagli stessi produttori del gioco i quali, sulla confezione, hanno apposto il marchio PEGI che sconsiglia Grand Theft Auto IV ai minori di 18 anni, evidenziando come all'interno del videogame vi siano scene esplicite con sesso e violenza, ed un linguaggio decisamente volgare.
Nonostante questo divieto, dalle statistiche pubblicate da autorevoli giornali specializzati nel settore ludico emerge che il 78% dei giocatori è minorenne, categoria che certamente risulta maggiormente influenzabile rispetto alla tipologia di messaggi contenuti in questi videogame".
"Pertanto abbiamo presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, in cui si chiede di aprire indagini alla luce del possibile reato di Istigazione a delinquere (art. 414 c.p)".
"Questa fattispecie – spiega il Presidente Carlo Rienzi – consiste in un reato di mero pericolo che si configura ogni qualvolta un comportamento, uno scritto o una dichiarazione (intesi in senso lato) possano indurre una persona a commettere un delitto o istigandolo direttamente ovvero agevolandone la commissione affievolendo i freni inibitori. Per tale motivo – conclude Rienzi – abbiamo anche chiesto alle Procure di valutare la necessità di sequestrare il videogioco in questione in tutta Italia, a tutela della salute mentale dei minori".
Italia paese bigotto o attento ai giovani? A voi la risposta, ma possiamo dire con certezza che l'Italia non è un paese previdente. Se GTA IV è così "violento e diseducativo", perché non intervenire prima della distribuzione e della vendita di massa? Inoltre, perché colpire i videogiochi quando, in questo caso, si dovrebbe sensibilizzare a un'osservazione del PEGI – un codice di condotta su base volontaristica – evitando la vendita ai minorenni?