Una nota di merito va fatta al comparto sonoro, in grado di produrre a dovere l'atmosfera che ci possiamo aspettare da un horror game. Molto bene anche le ambientazioni mentre le texture non sono ancora ottimali, elemento probabilmente dovuto al fatto che non si tratta ancora del gioco completo.

Importante anche un'innovazione a livello di gameplay che mancava nel primo capitolo il quale era forzatamente lineare: qui ci troveremo invece a dover compiere delle scelte, a decidere quale sarà il cammino del detective Castellanos.

Va inoltre sottolineato come The Evil Within 2 si presenti come un horror anche psicologico, analizzando la storia personale del protagonista a partire dalla realtà che lo circonda fino alla ricerca della figlia. Sebastian sarà dunque presentato come quello che è: un essere umano con difetti, pensieri e in grado di riflettere. Non mancherà però anche la componente splatter che tanto ci era piaciuta anche nel primo capitolo della serie, con scene davvero molto forti che gli amanti del genere apprezzeranno sicuramente.

Risulta molto interessante e ben realizzata anche la meccanica legata al cosiddetto comunicatore, il nostro unico contatto con il mondo esterno che ci permetterà anche di captare nuovi obiettivi, bonus ma anche delle terribili mostruosità.