Microsoft ha confermato di aver avviato la produzione "in volumi" di Xbox One, in vista del debutto fissato genericamente a novembre. C'è però una sorpresa inattesa: la CPU non avrà una frequenza di 1.6 GHz come dichiarato in passato, ma di 1.75 GHz. La casa di Redmond ha quindi rivisto nuovamente le specifiche, certamente non in modo marcato, ma è l'ennesimo cambiamento dall'annuncio del prodotto, segno che nulla è stato "scritto nella pietra".

Un mese fa Microsoft aveva dichiarato di aver aumentato leggermente la frequenza di lavoro della GPU, passando dagli originari 800 MHz a 853 MHz. Albert Penello, dirigente e punto di riferimento della divisione Xbox, ha dichiarato che tutte le console mostrate sinora avevano un chip a 1.6 GHz.

Per quanto riguarda le unità distribuite agli sviluppatori, probabilmente Microsoft distribuirà un aggiornamento software in grado di aumentare la frequenza del chip. Ricordiamo che Xbox One integra una APU AMD "semi-custom" con otto core Jaguar x86-64 e una GPU con 768 stream processor, per un totale di 5 miliardi di transistor in un'area di 363mm2. Il chip è realizzato con processo produttivo a 28 nanometri da TSMC e integra un controller DDR3, al contrario della PS4 che si avvale di 8 GB di memoria GDDR5.

Yusuf Mehdi, vicepresidente marketing e strategia della divisione Interactive Entertainment Business di Microsoft, ha poi aggiunto che l'uscita della nuova console rappresenta il debutto di maggiori proporzioni e impatto nella storia di Xbox e per questo l'azienda ha prodotto "più sistemi che mai".

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Intanto si scopre, grazie a un articolo in costante aggiornamento sul sito IGN, che la nuova console non potrà fungere da Windows Media Center Extender, ovvero non farà da "intermediario" per favorire lo streaming tra PC e TV. Questa caratteristica è presente su Xbox 360. Forse Microsoft intende offrire una soluzione diversa, oppure implementerà questa possibilità successivamente. Non lo sappiamo.