Un’aria familiare

Le collisioni maggiori, come gli incidenti e le trappole sempre efficaci, lasciano posto a una breve sequenza animata fatta di lamiere ammaccate e pezzi di carrozzeria sparsi ovunque. Avete detto Takedown? In effetti la somiglianza è così pronunciata che si ha l’impressione di giocare a Burnout. Solo che in NFS: Hot Pursuit è praticamente impossibile distanziare gli avversari. Al contrario, i fuggiaschi ci offrono diverse possibilità per essere acchiappati, poiché tendono spesso a rallentare. Si noterà anche che i piloti controllati dall’IA hanno la fastidiosa abitudine di non commettere nessun errore, cosa che a lungo andare farà imbestialire qualcuno. Per portare a casa il risultato la regola è solo una: guidare in modo perfetto.

E qui entra in gioco l’equipaggiamento: armi che si innestano ai bolidi e che possono letteralmente sconvolgere l’epilogo della corsa. Ci sono due armi disponibili a entrambe le fazioni: l’EMP (Impulso ElettroMagnetico) e le strisce chiodate. Il primo invia al bersaglio una scarica elettromagnetica che danneggia e manda leggermente fuori strada il veicolo nemico. Le strisce chiodate sono rilasciate dall’auto, e finiscono per occupare orizzontalmente la strada.

Need for Speed Hot Pursuit – Clicca per ingrandire

Ognuna delle due fazioni ha poi altre due armi specifiche. I poliziotti hanno a disposizione i blocchi stradali, non proprio perfetti, oppure possono chiamare un elicottero, che piazzerà una striscia chiodata davanti al leader della corsa. Questa trappola però non risulta sempre efficace data la sua visibilità . I piloti invece avranno a disposizione un disturbatore, che mette fuori uso per qualche istante le armi e il radar degli avversari, e un turbo per aumentare la velocità del bolide in modo esorbitante per qualche secondo.

Insomma, niente di eccezionale, anche se il realismo produce sensazioni eccellenti. E questo è un punto a favore per un titolo orientato più verso l’arcade che la simulazione.

Need for Speed Hot Pursuit – Clicca per ingrandire

Dopo una decina di ore per superare un centinaio di gare disponibili in modalità Carriera (un po’ più per posizionarsi sui gradini alti della classifica, e ancora di più per sbloccare tutti gli eventi di corsa), ci si dedica alla modalità multiplayer, interesse primario di questo ultimo NFS. La prima novità è Autolog, un social network come Facebook, ma interamente dedicato a Need For Speed: Hot Pursuit. Si possono postare i risultati ottenuti nelle campagne in single player, le foto del gioco, consultare i profili degli altri giocatori, verificare se ci sono record da battere o lasciare commenti sul Muro degli altri membri. Una bella iniziativa concepita da Electronic Arts, che spingerà sicuramente i giocatori a stringere legami di amicizia, e a rimanere appiccicati al gioco per riuscire battere i record stabiliti.

###old611###old