Colori in un palmo di mano
Colori in un palmo di mano
Con un inizio così promettente, il sistema di gioco non poteva che essere d’alto livello. La struttura dell’avventura è un chiaro riferimento alla serie Zelda di Nintendo, con una serie di villaggi da visitare, e grotte piene di nemici da spazzare via. Durante il suo lungo viaggio, Amaterasu dovrà trovare l’aiuto delle altre tredici divinità animali, che le doneranno nuovi poteri, traducibili in tecniche pittoriche.
Come funziona il Wiimote, in questo contesto? Premendo sul tasto B l’immagine si blocca e la telecamera si allontana, rivelando un pennello. Come in un libro monocromatico per bambini, si ha la possibilità di disegnare con il pennello, interagendo con il mondo di Okami. Volete la notte, non c’è problema, basta tracciare una mezza luna in cielo. Un ponte è crollato e non potete oltrepassare il fiume? Disegnatelo e il gioco è fatto. Questi sono solo due piccoli esempi delle innumerevoli possibilità d’interazione, le quali varieranno a seconda dei vari elementi (terra, aria, fuoco e acqua) e del paesaggio circostante. Rispetto alla versione originale per PlayStation 2, che si basava sull’utilizzo dello stick analogico, il Wiimote favorisce la natura e l’elasticità dei movimenti del pennello, quasi come se il titolo fosse nato proprio per essere adattato un giorno a questa tipologia di controlli.