Playstation 3 libera in Europa, rimosso il sequestro
Sony è riuscita a ottenere la revoca del sequestro di 300 mila Playstation 3, ordinata dai giudici olandesi dopo un’ingiunzione strappata da LG nelle scorse settimane (PS3 bloccate in Europa? Non proprio, ecco i dettagli). LG dovrà versare 130 mila euro per coprire i costi giudiziari.
La corte ha optato per il dissequestro della merce perché questo tipo di provvedimento non sembrava corretto in base alle precedenti negoziazioni tra le parti. La sentenza ha anche stabilito che LG ha l’obbligo d’informare le autorità doganali olandesi e assicurarsi che non avvengano altre confische, altrimenti sarà punita con 200 mila euro di multa per ogni giorno in cui non rispetterà quanto stabilito dalla corte.
Sony può così tornare a smistare sul suolo europeo le unità ferme alle dogane olandesi e le spedizioni future. In questo momento, per esempio, sono in volo nove carichi da 15/20 mila console ciascuno. L’azienda nipponica invia ogni settimana circa 100 mila PS3 nel Vecchio Continente.
L’Olanda, con gli scali di Amsterdam e Rotterdam, è la porta d’Europa per gran parte della merce proveniente dall’Asia. Se l’ingiunzione fossa stata confermata, Sony avrebbe dovuto trovare rotte alternative, con incrementi sui costi di trasporto e di distribuzione.
Al centro della vicenda, per chi si fosse perso le puntate precedenti, ci sono alcuni brevetti sul Blu-Ray, tecnologia integrata sulla console da gioco. LG si è rivolta anche all’ITC statunitense sullo stesso argomento e con la richiesta di bloccare l’importazione della Playstation 3 e delle TV Bravia negli Stati Uniti. Anche Sony ha depositato dei procedimenti contro LG che riguardano smartphone e lettori Blu-Ray.
L’azienda sud coreana ha dichiarato che il danno per l’infrazione dei brevetti (il mancato pagamento per la licenza d’uso) sarebbe quantificabile tra i 150 e i 180 milioni di dollari, e questo solo per le unità già vendute.
Le PS3 possono arrivare in Europa dall’Olanda, come sempre
LG vuole da Sony dai 2,5 ai 2,55 dollari per ogni dispositivo Sony venduto con unità Blu-Ray. Secondo quanto riferito, LG ha chiesto che sia stipulata una garanzia bancaria per un totale di 350 milioni di dollari, in modo da coprire l’importo pregresso nonché i pagamenti stimati da effettuare in futuro.
Poiché la recentissima decisione della corte riguarda solamente la convalida o la rimozione dell’ordine di sequestro, il procedimento continua. La prima sessione in cui la corte entrerà nel merito della presunta infrazione dei brevetti è stata fissata per il 18 novembre.
Sony si è detta disponibile a negoziare, “ma non con un coltello alla gola”, ha dichiarato l’avvocato della casa nipponica. Anche la negoziazione potrebbe essere burrascosa: Sony vorrebbe chiudere tutti i procedimenti pendenti con LG, mentre l’azienda sud coreana sembrerebbe intenzionata a trovare accordi caso per caso, forse per raggiungere un introito totale più vantaggioso.