Player's Unknown Battlegrounds è ancora il titolo del momento, dopo aver macinato record su record nell'ultimo mese, il battle-royale di Bluehole si prepara ad approdare su Xbox e a lasciare la fase di early-access a dicembre. Ovviamente però non è tutto oro quel che luccica.

Tra cheater che modificano i file .ini e moltissime recensioni negative nell'ultimo periodo, pare che PlayersUnknown's, meglio conosciuto come PUBG, abbia ancora un po' di strada da fare per essere un titolo fatto e finito. Brendan Green, direttore creativo per PUBG, aveva già dichiarato a giugno di non voler far restare il gioco in early access per troppo tempo. Distribuire la versione 1.0 prima della fine del 2017 è infatti "una questione d'onore".

Il 12 novembre PUBG debutterà su Xbox Games Preview, il corrispettivo dell'early-access di Steam per 30 dollari. Le due versioni esisteranno separatamente, e infatti quella per Xbox non raggiungerà la fase 1.0 a dicembre come quella PC, tuttavia avrà miglioramenti esclusivi per Xbox One X.

La causa del bombardamento di critiche da parte degli utenti verso PlayerUnknown's sarebbe da ricercarso proprio nella massiccia presenza di cheater, che nelle ultime settimane infesterebbero il gioco. Modificando i file di configurazione .ini i giocatori sono in grado di rimuovere alcuni elementi come i cespugli, ottenendo immediatamente un vantaggio tattico non da poco.

Bluehole si era già espressa in merito, dichiarando che chiunque avrebbe usato questo tipo di trucchi sarebbe stato bannato a vita, minaccia a quanto pare – almeno per ora – caduta nel vuoto, almeno secondo i giocatori. Tra gli altri problemi del titolo ci sarebbe la scarsa ottimizzazione e la presenza di svariati bug e glitch.

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