Voci da Hyrule

Riallacciandosi al discorso narrativo, è importante una puntualizzazione, anche per fugare ogni plausibile dubbio. Come nei precedenti capitoli, Wind Waker su tutti, i dialoghi tra i personaggi sono caratterizzati da brevi sequenze testuali. Leggibili e chiaro, grazie al contrasto delle scritte con la colorazione scura dei box, i pensieri dei protagonisti non sono accompagnati – ancora oggi – da un doppiaggio vero e proprio, limitando il tutto a semplici esclamazioni, indispensabili per enfatizzare ulteriormente lo stato d’animo che traspare dai discreti mutamenti espressivi dei volti. Si tratta di un’assenza tollerabile, tuttavia realmente difficile compensare con una seppur piacevolissima colonna sonora e un paio di effetti audio, soprattutto quando si tratta di dover impegnare la vista per leggere frasi a ripetizione.

Rovescio della medaglia, questa scelta amplifica il gioco di sguardi, privilegiando i primi piani ed offrendo all’utente la possibilità di immaginare nella propria testa le voci adeguate per ogni personaggio (Link a parte, come sempre muto, presumibilmente per lasciare campo all’identificazione con l’utente…).